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Giornata Mondiale della Pasta 2020, il mondo celebra il cibo-rifugio

Segnalato dalla Redazione

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Non pare possibile, sembra architettata in modo furbesco, la coincidenza del nostro articolo sulla pasta  – le paste francesi, in realtà, di Nazzareno Tomassini – con la ricorrenza, proprio oggi 25 ottobre, della Giornata Mondiale della Pasta, invece è un puro caso. Ma non possiamo non riprendere l’articolo relativo – solo le frasi iniziali; l’articolo completo è riportato in file .pdf a fondo pagina – da la Repubblica on-line:
Buona lettura e buon appetito

World Pasta Day 2020, il mondo celebra il cibo-rifugio
di Eleonora Cozzella – Da la Repubblica on-line del 24 ottobre 2020

L’edizione numero 22 della giornata mondiale dell’alimento italiano più famoso è l’occasione per fare un punto sui consumi e sul suo valore anche immateriale.

Oltre a essere gustosa è un cibo rifugio: veloce da preparare (da pochi minuti di cottura dei formati piccoli a un massimo di 16-18 minuti per i grandi), conservabile, base per piatti semplici e ricette complesse, si sposa con ogni ingrediente, dal minimalista burro e parmigiano alle elaborate salse e ragù di carni, pesci e verdure. Non è un caso che in questo anno decisamente fuori dall’ordinario, la pasta si sia confermata come punto fermo sulle tavole degli italiani, ma non solo. Ne abbiamo mangiato come prima, più di prima.

Ecco che nel 2020 la Giornata Mondiale della Pasta, voluta 22 anni fa dall’IPO – International Pasta Organization – e che si festeggia ogni 25 ottobre, assume un valore anche simbolico, di celebrazione di un alimento sano, appetitoso, insieme identitario e versatile, con quel suo essere glocal: sì, uguale ma sempre diverso, nei condimenti e nelle forme, declinate tra best-seller su tutto il territorio nazionale (spaghetti, rigatoni, fusilli e penne rispondono al 70 per cento della pasta acquistata) e formati regionali: le trofie in Liguria, i paccheri o gli ziti in Campania, i malloreddus in Sardegna, gli anelli e le busiate in Sicilia, i bucatini nel Lazio, le orecchiette in Puglia, i pici in Toscana, le tagliatelle in Emilia Romagna, la stroncatura in Calabria, i bigoli in Veneto, i cavatelli in Molise, i ferricelli in Basilicata e così via.
Non a caso lo storico John Dickie scrive che “l’Italia è un paese diviso da un cibo comune”.

File .pdf dell’articolo completo (6 pagine con molte immagini appetitose ) da La RepubblicaWorld Pasta Day 2020

1 Comment

1 Comment

  1. Nazzareno Tomassini

    25 Ottobre 2020 at 21:31

    La Giornata Mondiale della Pasta!
    Allora non è per caso che sull’ultimo numero di ELLE (settimanale femminile molto diffuso in Francia) un’intera pagina è stata dedicata alla pasta Garofalo, che si fa a Gragnano (NA) dal 1789 (…e dunque vecchia come la rivoluzione francese!).
    Il titolo: “Viva la pasta – la felicità nel menù”.
    Tra la pasta corta vengono segnalati i “radiatori”. E le linguine si propone di servirle con una salsa fatta mescolando gorgonzola, funghi e noci… Mmmmmm!
    Buon appetito!
    Naz

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