di Francesco Ferraiuolo
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Recentemente è stato pubblicato sui quotidiani locali il dato dell’ISPRA secondo cui Ponza, insieme a Sezze, si piazza all’ultimo posto per la raccolta differenziata.
Luisa Guarino l’ha rilevato anche nell’ultima epicrisi a sua firma (leggi qui) ma è il caso di dare qualche informazione.
Al riguardo, pur dovendo dire che la piena raccolta differenziata non si è potuta fare perché il Comune non è stato in grado di consegnare, già dal passato, alla ditta Diodoro, esercente il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, la cosiddetta isola ecologica perché l’area designata era sotto sequestro, non si può, comunque, non evidenziare come il dato che riguarda l’isola di Ponza, sia profondamente alterato dal fatto che nel periodo estivo, la produzione dei detti rifiuti aumenti in maniera esponenziale per effetto anche di quelli provenienti dal grandissimo numero di barche da diporto che stazionano nelle nostre acque (oltre circa 1500 imbarcazioni/giorno contro una popolazione residente di circa 3350 unità).
Ciò, evidentemente, comporta un eccessivo incremento della produzione dei rifiuti rispetto a quelli prodotti solamente dalla popolazione residente, che falsa il dato finale, altrimenti più favorevole in percentuale.
Bisogna, altresì, evidenziare le iniziative in corso per migliorare la percentuale di raccolta differenziata, come:
1) l’imminente posizionamento di tre compostiere automatizzate in altrettanto punti strategici dell’isola;
2) il finanziamento di circa 280.000 euro recentemente stanziato a favore del Comune di Ponza dall’Amministrazione Provinciale di Latina per la realizzazione del progetto dell’isola ecologica, oggi possibile in quanto è stata trovata una soluzione rispetto al sequestro giudiziario, protrattosi per anni lungo il corso delle passate amministrazioni, relativo alla zona in cui detta opera verrà realizzata; il detto sequestro impediva la realizzazione dell’opera in parola, che invece oggi, esperite le previste procedure amministrative, potrà essere conseguita e consegnata alla ditta Diodoro, la qual cosa permetterà di fare la raccolta porta a porta per la piena attuazione della differenziata;
3) ultimo, ma non meno importante, il progetto barca a barca, approvato recentemente dalla Giunta Comunale e in corso di finanziamento da parte della Regione Lazio.
Con la messa in funzione del progetto barca a barca si andrà a raccogliere i rifiuti, previo pagamento di una tariffa prestabilita, direttamente dalle imbarcazioni alla fonda nelle acque dell’isola.
Ciò comporterà che il costo dello smaltimento dei rifiuti prodotti dalle imbarcazioni da diporto non gravi più sui cittadini residenti, anzi con gli introiti che si prevedono di ragguardevole entità, si potrà anche procedere all’abbassamento della TARI.
È inoltre necessario porre l’attenzione sull’obiettivo che si è posta questa Amministrazione di rendere l’isola plastic free al 100% entro il prossimo anno; già sono in vigore due ordinanze: una riguardante il divieto d’uso dei prodotti di plastica monouso ed un’altra riguardante il divieto di gettare i mozziconi di sigaretta sulle spiagge; al riguardo, sono in fase di approntamento una serie di concrete attività sia tecnico/amministrative, da porre in essere con la necessaria collaborazione degli esercenti del settore turistico, sia di ulteriore sensibilizzazione sui temi ecologici, a partire da quella che a breve si terrà presso le scuole locali in adesione alla campagna “Capitan Ambiente” avviata dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio.
Queste appena elencate sono tutte iniziative che, ne ho la certezza, porteranno l’isola di Ponza a scalare nel prossimo futuro la classifica dei comuni virtuosi in ambito ambientale.
Luisa Guarino
18 Dicembre 2019 at 16:41
Caro sindaco, grazie intanto delle spiegazioni, che non possono che farci immenso piacere. E’ chiaro che i dati esposti, per essere ormai registrati e divulgati, appartengano al passato. Inoltre, avendo toccato… il fondo c’è solo da augurarsi di poter risalire in classifica, grazie anche al progetto “plastic free” di cui abbiamo già dato notizia tempo fa. Da cittadina che differenzia, togliendo anche i punti metallici a riviste e magazine per avere “pura carta”, non posso che plaudire a tutte le iniziative dell’Amministrazione. E tirare le orecchie a quei compaesani poco o per niente sensibili.