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Vocabolario marinarescoDi Ernesto Prudente
I/L
IImbande– imbando s.m. Posizione di una cima allentata. Una cima non tesa. Imbarcà– imbarcare v. Mettere su una nave merce e gente. Si imbarca anche un colpo di mare. Imbarcazione– imbarcazione s.f. Qualunque tipo di galleggiante. Imboccature– imboccatura s.f. Ingresso di un porto o di un canale. Imbracà– imbracare v. Legare con una corda o una catena un qualsiasi oggetto per caricarlo o scaricarlo. Iunce– giunco s.m. Arbusto con stelo dritto e molto flessibile. Molto usato dai pescatori. E’ l’elemento principale per fare la nassa.
LLacèrte– lucerto s.f. Aulopus filamentosus. In genere la si ributta in mare. Laciérte– lacerto s.m. Lacerto, maccarello, tenca. Con questo nome usiamo indicare, perché non riusciamo a distinguerli, diversi tipi di pesce. Le carni del lacerto sono eccellenti. Sullo stesso nome, vedi anche “Racconto di pesca ponziana” ad esso collegato, nella rubrica “Il mare”
Lampàre– Lampara s.f. Luce a petrolio usata per il richiamo del m pesce. Oggi è fornita da un generatore. Lampàrèlle– lamparella s.f. Piccola rete per la pesca volante del pesce azzurro. Lamparuole– lucignolo s.m. Stoppino, miccia sottile. Lampazze– lapazza s.f. Pezzo di legno che si applica ad un albero o ad altro per evitare gli attriti e difenderlo. Lampià– lampeggiare v. Balenare, fulminare, folgorare. Lampuche– lambuga s.f. Coryphaena hippurus. Pesce d’alto mare, compie lunghe migrazioni alla ricerca di cibo e di luogo dove deporre le uova. Lanapèrle– nacchèra s.f. Pinna nobilis. La nacchera è, quasi sicuramente, la conchiglia più grossa che abita nelle nostre acque marine. Lancèlle– anfora s.f. Orcio, vaso di terracotta panciuto con manici, usato per contenere l’acqua da bere. Landre– landra s.f. Spranga di ferro che sui velieri veniva imperniata alla murata esterna per fissare le sartie. Lantèrne– lanterna s.f. Fanale, luce a petrolio.
Lanzà– fiocinare v. Pescare con la fiocina, usare l’arpione. Lanzature– fiocina s.m. Fiocina a più denti. Lanze– lancia s.f. Piccola imbarcazione a remi con poppa quadra. Lanze i sarvatagge– Lancia di salvataggio s.f. Quella lancia destinata al recupero di qualcosa che è caduta in mare o, soprattutto, a portare in salvo, in caso di affondamento, la gente che si trova a bordo. Laone– latterino s.m. Atherina hepsetus. Pesce di diverse specie che vive in branchi vicino la costa in prossimità di sbocchi di acqua dolce. Si pescava all’alba ( l’àure ) con la Lappenésse– lippo s.f. Labrus merula. Tordo marvizzo che vive in acqua poco profonda su praterie di alghe. Làsche– largo agg. Largo, mollato, lento, allentato, non teso. Làsche– lasco s.m. Libertà di manovra. “Può fà, tiéne u lasche”. Spazio causato dall’usura. Lascià– lasciare v. Dicesi dell’ancora quando nell’issarla a bordo lascia il fondo del mare e sale a picco. Lasciapassà– lasciapassare s.m. Documento doganale non più in uso. Latitùdene– Latitudine s.f. Distanza dall’equatore. Lattuparde– gattopardo s.m. Scyliorhinus stellaris. Rassomiglia al gattuccio con la pelle maculata. Vive nelle zone scogliose. Abbocca agli ami e può finire nella rete. Lavàgge– lavaggio s.m. Operazione quotidiana di lavare i ponti. Lavariélle– lavarello s.m. Piccola zona a poppavia degli occhi di cubia dove viene raccolta l’acqua che gocciola dalle catene quando si salpano le ancore. Lavuratore– lavoratore s.m. Rullo sistemato sulla murata delle piccole barche da pesca con lo scopo di far scorrere le reti quando esse venivano tirate a mano, Lazze spinule– Tordo pavone s.m. Crenilabus tinca. Di colori vivaci, vive in zone rocciose e in praterie di posidonie. Lebécce– libeccio s.m. Vento da sud-ovest. Lebecciàte– libecciata s.f. Vento teso e forte da SO Legatùre– legatura s.f. Modo di unire strettamente due cime. Lègnesànte– Legno santo s.m. Paricolare tipo di legname con cui si fodera l’astuccio che contiene l’ultimo tratto dell’albero portaelica. Lègnuole– legnuolo s.m. Nella costruzione di cime vegetali e metalliche, è l’elemento che si forma per primo con la torsione delle filacce o torcendo, per le cime metalliche, alcuni Lentéje– affagottamento s.f. Avvolgimento di una cosa attorno ad un’altra. Era l’operazione che facevano i pescatori quando nel tirare la nassa a scàndere, tanure, si accorgevano Lénze– lenza s.f. Il più semplice e più antico attrezzo da pesca. Consiste in un filo alla cui estremità è legato un amo innescato. Levà– levare v. Si leva l’ancora, si leva la volta, si levano i remi, si leva la barra. Levantàte– levantata s.f. Forte sventolata da est. Levante– levante s.m. Direzione del punto cardinale est. Lève– leva s.f. Strumento meccanico che serve a vincere resistenze o a sollevare pesi. Rete semplice che veniva immersa all’interno di una rete di circuizione per portare in Liàmme– spiffero s.f. Soffio di aria fredda che penetra da una fessura o da una apertura. Lìbbere– libero s.m. Il segnale che il marinaio addetto a salpare l’ancora dà, con i rintocchi di una campana, quando lo stesso viene scardinato dal fondo e sale a picco. Libbrètte– libretto s.f. Libretto di navigazione. E’ il documento di identità che ogni persona, che va per mare, dev’essere Licènze– licenza s.f. Il documento con cui l’autorità marittima autorizza l’esercizio della pesca. Lido– lido s.m. Parte del litorale battuto dai frangenti. Limme– limo s.m. Fango. Fanghiglia di natura animale e vegetale che si forma sulla carena della barca per cui è necessario, di tanto in tanto, sottoporre lo scafo al carenaggio. Limme– lima s.f. Strunento di acciaio, a superficie aspra, che serve per lavorare e pulire il ferro. Lineje– linea s.f. Linea di galleggiamento che varia a secondadel carico. Llòcche– maschio dello zerro. s.m. Maena smaris. Lo zerro,“U retunne” è il pesce caratteristico di Ponza. Vive in mare aperto tra scogli e praterie di posedonie dove, quando va in Losche– losca s.f. Buco a poppa dell’imbarcazione per far passare la testa del timone. Lubbàne– corda di cocco s.m. Cime di seconda categoria che servivano per legare gli attrezzi da pesca ed anche, in alcuni casi, per l’ormeggio di piccoli natanti. – Pesce prete. S.f. Uranoscopus scaber. Componente della zuppa. Si pesca con il tramaglio. Anche lampada a combustibile liquido. Luciajuole– luciaiolo s.m. Pescatore addetto alle luci della lampara. Lungarine– longarina s.m. Trave di legno che serve di guida ai vasi durante le operazioni di tiro e varo. Lungetudene– longitudine s.f. Distanza dal meridiano consideratocome primo, che viene misurata sull’arco dell’equatore o di un parallelo. Lunghézze– lunghezza s.f. Termine che si può riferire alla lunghezza della nave, delle catene, delle cime. Luvre– Fragolino s.m. Luvarus imperialis. Rovello, pesce che abbonda nelle acque di Ponza. E’ di prima categoria.
Dal libro di Ernesto Prudente “Vocabolario illustrato del dialetto parlato dai pescatori e dai marinai ponziani” Continua Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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