Ambiente e Natura

Giornata in Archivio con Silverio Corvisieri

di Enzo Bonifacio

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L’evento “Domenica di carta 2018, istituzioni e società in provincia di Latina negli anni ’60” che, come annunciato, si è svolto presso l’Archivio di Stato di Latina, ha avuto un buon successo determinato anche dalla presenza dei ragazzi che hanno curato la mostra.
Figura importante della manifestazione è stata quella di Silverio Corvisieri che, dopo la presentazione della direttrice dell’Archivio dott.ssa Giovannelli, ha aperto l’incontro con la sua relazione.


Al centro dell’evento è stata la donazione fatta da Silverio di preziosi documenti e di libri, accumulati non solo durante l’attività politica ma anche durante le ricerche finalizzate alla realizzazione dei due libri che riguardano la nostra isola (All’isola di Ponza, Zi’baldone).

Si tratta di una importante iniziativa che mette a disposizione di un vasto pubblico di studiosi del materiale importante per la conoscenza della storia del nostro territorio. Quest’atto generoso dovrebbe far riflettere che tutto ciò che riguarda la cultura e le nostre vicende non può essere tenuto in forma privata, in effetti non siamo che i custodi temporanei di oggetti ed esperienze che appartengono alla storia ed alla comunità che nella sua più alta espressione è manifesta negli archivi, biblioteche e musei.

Nel contesto del tema trattato, la figura di Silverio Corvisieri è stata anch’essa inserita tra i protagonisti degli anni ’60, in particolare nei rapporti con le istituzioni e il territorio pontino in generale.
Sono stati analizzati da tutti i relatori, relativamente alle esperienze personali, gli eventi degli anni ’60 come la contestazione, i fermenti, i risvolti politici e sociali con la ricaduta che ebbero a livello locale.
Per quanto riguarda Ponza, a detta di Silverio, gli effetti del ’68 tardarono ad arrivare anche perché la situazione era strettamente controllata da due eminenti figure, il reverendo monsignor Luigi Maria Dies e il sindaco Francesco Sandolo.
Solo negli anni ’70 si avviò un reale cambiamento; fu soprattutto la chiusura della miniera e l’apertura verso il turismo che promossero una situazione sociale diversa e la promozione di interventi sul territorio. Alcuni saranno positivi, ma altri se realizzati avrebbero potuto danneggiare seriamente il territorio, come un progetto che prevedeva la costruzione di una grande piscina marittima a Palmarola.

Nel corso della manifestazione l’incontro personale con Silverio Corvisieri mi ha trasmesso la sensazione di un capitolo chiuso con la nostra isola.
Sullo stesso tono l’incontro con la moglie Milena Sarri anche essa forse “delusa” da situazioni che non comprendo ma, certamente, ancora molto vitale ed attenta alle problematiche attuali del nostro “scoglio”.

1 Comment

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  1. vincenzo

    16 Ottobre 2018 at 16:45

    Caro Enzo, la delusione di Corvisieri e Sarri verso l’isola di Ponza è interpretabile dai fatti.
    Il sogno di realizzare quello che desideravano nella nostra isola è svanito qualche anno fa.

    Corvisieri dall’esterno e Sarri dall’interno furono protagonisti involontari della vittoria di Antonio Balzano nel 1993.
    Non durò molto l’entusiasmo intorno a Balzano. Milena Sarri (era consigliere comunale) malgrado la sua esperienza politica maturata in Parlamento, non riuscì a domare l’istinto egemonico di Antonio Balzano, presto fu costretta a dimettersi.

    Purtroppo quello che sarebbe accaduto, Silverio Corvisieri l’aveva previsto nell’ora dell’incoronazione di Balzano come capolista. Silverio aveva previsto che con Balzano era difficile governare, ma la pressione emotiva di un gruppo di fornesi – che vedeva finalmente in un sindaco fornese il loro riscatto – ebbe il sopravvento sull’esperienza umana e politica.
    Comunque la delusione di Corvisieri e Sarri fu forte: dopo tutto ci avevano messo la faccia per tentare di cambiare le sorti dell’isola. Per Silverio – che aveva conosciuto fin da bambino l’isola e non a caso portava il nome del santo patrono – quello Scoglio contava moltissimo; per Milena era la condivisione, insieme al compagno, di una matura scelta di vita per quell’isola.
    Silverio Corvisieri e Milena Sarri avevano comprato anche un pezzo di terra su cui avevano costruito una casupola per viverci, con il desiderio di godere il sano sapore del tempo.

    Dopo quella esperienza amministrativa hanno probabilmente constatato la difficoltà di creare relazioni sane nella nostra isola, ragion per cui hanno venduto tutto per tagliare ogni ponte con l’isola: per dimenticare dopo il sogno il brutto risveglio.

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