Attualità

Ciao Luciana, salutaci il caro Ernesto

La Redazione

calle-cordoglio

 

Basta stare lontani da Ponza una giornata e mezza, o anche un solo giorno, per poi tornare sull’isola e scoprire che qualcosa è cambiato: un muretto pitturato, una panchina sistemata, un volto che non rivedremo più, ed è proprio questo a segnare fortemente l’animo umano.

Pánta rêi, tutto scorre, veloce ed inesorabile.

La notizia echeggiava già dalla serata di ieri, ma sembrava un qualcosa di impossibile: Luciana, la moglie del maestro Ernesto, è venuta a mancare.
Aveva 82 anni, da quando l’amato marito non c’era più anche il suo corpo e l’anima erano sempre più verso di lui. Quando la si incontrava sul cimitero si rivolgeva sempre al marito: “Aaaah Ernest’ mii!” Ieri il suo Ernesto lo ha raggiunto.
Chissà quanti automobilisti sentiranno la sua mancanza nel passare sotto le case popolari a Chiaia Di Luna! Lei era lì, pronta a prendere al volo il primo passaggio che l’avrebbe accompagnata giù al Porto, stessa storia per il ritorno. Luciana, ricordata come moglie, ma anche come personaggio ponzese.

Che questo viaggio ti sia lieve e che la tappa finale non sia il solito bar Welcome’s, ma il tuo adorato Ernesto.

Ai figli e a tutta la sua famiglia il pensiero della redazione di Ponzaracconta.

1 Comment

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  1. Luisa Guarino

    9 Settembre 2016 at 17:37

    Voglio scrivere queste parole per Luciana, poche e insufficienti, proprio nel momento in cui la comunità ponzese si appresta a darle l’ultimo saluto nella chiesa dove lei sedeva sempre ai primi banchi. Luciana è parte della mia famiglia da sempre. Quando io e mio fratello eravamo piccoli, le prime foto in costume di Carnevale le abbiamo fatte con lei e con la sorella Maria (entrambe Migliaccio) nel giardino dietro il Comandante dove sarebbe poi sorto l’Hotel Feola. E ogni momento della nostra vita è legata a un ricordo di lei. Poi di lei con Ernesto. E poi con Umberto e Denny, e i nipoti Tamara e Ernesto jr. di cui i nonni andavano fierissimi. Luciana se n’è andata anche lei in settembre, come il marito quasi quattro anni or sono: un mese che a Ponza è legato agli arrivederci… e agli addii. Mi mancherà tanto, come mancherà a tutti. L’ultima volta l’ho incontrata qualche mese fa, in chiesa. Per spiegare chi ero alle persone che non mi conoscevano, o non mi riconoscevano, diceva semplicemente: “E’ Luisa ‘i zi’ Olga”. Era legatissima a mia madre e a tutti noi. Ciao Luciana, già mi mancano le tue belle risate.

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