Ambiente e Natura

Dibattito pubblico a Ponza su dissalatore e AcquaLatina

segnalato dalla Redazione
Acqua bene comune

 

Il 4 luglio a Ponza si parlerà ancora del dissalatore e di Acqualatina, tema molto avvertito per i timori collegati sia al tipo di opera sia alle ricadute economiche successive, per i pregressi di Acqualatina.
E’ dell’ultimo Consiglio Comunale del 22 scorso (leggi qui) l’annuncio del Sindaco che “un accordo a giorni sarà firmato tra la Regione Lazio, l’ATO4, i comuni di Ponza e Ventotene e la società di servizi che dovrebbe prevedere l’ingresso della stessa nella gestione dell’acqua, già a partire dal prossimo 1° luglio”.
Ma la vicenda di AcquaLatina è ampiamente dibattuta sulla stampa pontina, cartacea e on-line: vedi  la testata de ‘Il Corriere di Latina’ di ieri (sotto) e il link a LQLatinaquotidiano.it.
Spiace constatare che sia diventata quasi una bandiera di partiti di una certa collocazione politica e non sia l’occasione di una maggior consapevolezza e una battaglia di civiltà.
A Ponza sarà di nuovo una deputazione dei Cinquestelle ad affrontare l’argomento (riportiamo integralmente il comunicato stampa relativo da www.temporeale.info).
Noi, al di là di ogni eventuale appartenenza politica, continueremo a registrare le iniziative tendenti ad una maggiore presa di coscienza civica degli isolani perché, come abbiamo sempre sostenuto, è nella partecipazione che si cresce.

 

Acqualatina e dissalatore, i parlamentari del Movimento 5 Stelle sbarcano a Ponza
Scritto da Redazione Temporeale / Politica, Ponza / 18 giugno 2015, ore 8:55 am

PONZA – Cinque parlamentari e un consigliere regionale del Movimento 5 Stelle saranno il prossimo 4 luglio a Ponza per incontrare i cittadini dell’isola. Una partecipazione straordinaria, quella dei parlamentari del M5S, per rispondere a una situazione altrettanto straordinaria: la decisione del sindaco di Ponza di svendere il servizio idrico ad Acqualatina rappresenta il modo peggiore per affrontare il problema dell’approvvigionamento idrico sull’isola.

“A inizio anno – si legge in una nota dei grillini del sud pontino – la Regione Lazio ha deciso di investire 18 milioni di euro per la realizzazione dei dissalatori sull’isola di Ponza, ma l’appalto e la realizzazione dell’opera, nonché la successiva gestione del servizio, saranno appannaggio di Acqualatina. Cioè, la Regione Lazio (la stessa che nel marzo 2014 approvò all’unanimità una legge per la ripubblicizzazione dell’acqua) finanzierà l’opera pubblica, e il privato (e che privato!!!!!) ci speculerà e guadagnerà.

A oggi il presidente della Regione Lazio non ha ancora risposto (dopo oltre 4 mesi) a un’interrogazione regionale presentata dal gruppo del M5S per ottenere chiarimenti in merito al finanziamento per la realizzazione del dissalatore. Il dissalatore dell’isola di Ponza doveva essere realizzato fin dal 2006, e per quest’opera Acqualatina ha già incamerato qualche milione di euro dalle nostre bollette dell’acqua.

Il dissalatore doveva essere realizzato da Acqualatina con fondi privati e consegnato “chiavi in mano” nel 2006, ma a oggi siamo ancora con le navi cisterne che costano alla collettività non meno di 6 milioni di euro l’anno. Una situazione paradossale, dove a pagare saranno soprattutto i cittadini della provincia e della regione.

Ovviamente Acqualatina continua negare queste circostanze. Ma il socio privato, nel 2002 vincendo la gara d’ambito per la gestione idrica, si era impegnato ad accollarsi i costi per il trasporto per l’acqua alle isole e la costruzione dei dissalatori. Per sostenere questo costo, nella tariffa 2003 – 2005 erano stati riconosciuti al gestore 2 milioni di euro l’anno, e in più c’era l’impegno per costruire i dissalatori, 10 milioni di euro, e gestirli dal 2006. Ma Acqualatina nonostante tutto non ha mai pagato i costi del trasporto dell’acqua via nave, che sono rimasti a carico della Regione, e non ha costruito i dissalatori.

Attraverso i consiglieri regionali del M5S Gaia Pernarella, Silvia Blasi e Devid Porrello, su proposta del Comitato Spontaneo di Lotta Contro Acqualatina, il 26 febbraio scorso è stata inoltrata un’interrogazione regionale avente per oggetto: “Chiarimenti sul finanziamento disposto dalla Regione Lazio per un ammontare di 17.800.000 per la realizzazione di un impianto di dissalazione per le isole pontine”, nella quale veniva chiesto a Zingaretti di chiarire tutto l’iter della gestione dell’acqua sulle isole pontine. Ma, come già detto, a oggi non v’è stata ancora alcuna risposta.

Per questi motivi il M5S ha deciso di sostenere le lotte dei cittadini di Ponza. E per questi motivi sabato 4 luglio dalle ore 17 il M5S terrà un’incontro pubblico nella piazza centrale di Ponza per riaffermare il principio dell’acqua pubblica e per far sì che la comunità di Ponza possa autogestire il servizio idrico. Saranno presenti il consigliere regionale Gaia Pernarella, il senatore Vito Crimi e i deputati Paolo Romano, Paola Carnelli, Daniele Pesco e altri parlamentari in attesa di conferma”.

Testata de Il Giornale di Latina del 25 giugno (part.)

La Testata del Corriere di Latina di ieri, 25.06 205

Nella colonna di destra si legge: Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Fabio Rampelli ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Alfano chiedendo che le decisioni importami su Acqualatina (nomine) non vengano prese in mancanza di rappresentanti eletti. Il riferimento è ai sindaci di Latina e Terracina, entrambi di FdI, sfiduciati e non presenti nell’assemblea dei soci della partecipata. L’atto parlamentare è stato presentato ieri. Si attende una risposta del capo del Vimininale.

 

Appendice del 30 Giugno 2015

Monia Sciarra ha inviato la locandina dell’evento di sabato 4 luglio:

Locandina evento sabato 4 luglio

 

5 Comments

5 Comments

  1. vincenzo

    29 Giugno 2015 at 21:36

    http://www.temporeale.info/17439/citta/gaeta/ponza-lacqua-arriva-dal-porto-di-gaeta.html

    Leggo l’articolo e commento: La soluzione trasporto acqua da Gaeta è stata auspicata da tutti perché è razionale ed economicamente conveniente diversamente dall’incomprensibile antieconomico percorso che vedeva l’acqua partire da Cassino, andare a Napoli per raggiungere le Isole. Per anni nessuno ha avuto niente da ridire su questo scandaloso giro turistico dell’acqua pubblica, tranne i Comitati per l’acqua Libera della provincia di Latina che vedevano le bollette agli utenti gonfiarsi. Ma gli stessi Comitati rivelavano che i dissalatori per le isole – che si dovevano costruire entro il 2006 da Acqualatina – non solo non venivano realizzati ma ancora una volta pesavano nelle tasche dei contribuenti.
    Di chi è stata la colpa di questi disservizi?
    Continuo a leggere l’articolo: anche da Gaeta l’acqua arriverà con le tanto bistrattate “bettoline” e le navi cisterne continuano ad essere quelle della Vetor: gli interpreti dell’affare acqua rimangono sempre gli stessi ma se la pressione dell’opinione pubblica rimarrà alta forse le cose funzioneranno meglio.

    Questa soluzione – trasporto acqua da Gaeta – è ovviamente condivisa anche da quelli che strumentalmente vengono chiamati “ideologizzati” per cui per il trasporto da Gaeta siamo tutti d’accordo. Ma ora dobbiamo fare uno sforzo in più e qui ci vuole l’impegno di tutti gli isolani di Ponza e Ventotene, delle forze politiche sensibili al problema acqua ma soprattutto dei Sindaci delle due isole. I sindaci avranno l’occasione di dimostrare una loro autonomia da scelte preconfezionate: bisogna lavorare perché si arrivi alla costituzione del Sub-ambito isole pontine dell’ATO4. E’ solo con questa azione – che rimane esclusivamente politica – che riconosciamo ai cittadine delle isole una vera autonomia politico-organizzative rispetto all’approvvigionamento dell’acqua.

  2. Biagio Vitiello

    30 Giugno 2015 at 08:15

    Per ora le navi cisterne della Vetor: Cesare e Giorita (Necom, ferma in cantiere a Gaeta) e Sindaco Malvito, navigano sulla rotta Napoli-Ponza e viceversa. Ciò si può appurare collegandosi al sito Marinetraffic.

  3. vincenzo

    30 Giugno 2015 at 08:50

    http://www.gazzettadegliaurunci.it/news.php?readmore=3618

    In un referendum del 2011 la maggioranza degli italiani si è espressa a favore dell’acqua come bene pubblico: i cittadini italiani hanno detto di essere contrari a qualunque forma di privatizzazione. Purtroppo per noi poco è cambiato perché nella maggior parte delle aziende che gestiscono le risorse idriche in Italia continuano ad esserci i privati che, “giustamente”, pensano ad un’adeguata remunerazione del capitale investito. In poche parole, sulla bolletta continua a pesare la remunerazione del capitale mentre con il referendum gli elettori avevano votato, in pratica, per l’abolizione della “adeguata remunerazione del capitale investito dai gestori privati”.
    Dopo questa premessa, voglio parlare del servizio idrico a Itri. Acqualatina gestisce la fornitura di acqua al nostro paese e, come tutti sanno, l’acqua arriva da Fondi. Fondi si trova in sostanza sul livello del mare e Itri nelle zone basse a 165 metri al di sopra del livello del mare. Itri, oltre al “costo” dell’acqua, alla remunerazione del capitale investito dai “gestori” privati, trova in bolletta il costo delle pompe, degli impianti e della loro manutenzione per spingere l’acqua in salita da Fondi a Itri.
    Stando a quello che raccontano gli esperti in materia, sotto Itri scorrono fiumi di acqua e noi potremmo avere acqua quasi a costo zero, a parte l’investimento iniziale, ma -ancora di più- potremmo fornire acqua “per caduta” a tutti i paesi limitrofi a costi inferiori di Acqualatina. Se ci pensiamo bene, noi di Itri non abbiamo alcun bisogno di continuare a far parte di Acqualatina: nessun vantaggio dal punto di vista della qualità, nessun vantaggio dal punto di vista economico, la “nostra” acqua è sicuramente più buona, più facilmente controllabile e costerebbe molto meno…
    Giovanni Meschino

    Questo articolo ci parla della speculazione sull’acqua che si fa a ITRI, noi siamo convinti che non ci sono e non ci debbano essere speculazioni su un bene pubblico e per non esserci non si debbano accettare soluzioni PRECONFEZIONATE. Ogni realtà territoriale deve trovare le soluzioni a misura di territorio e di comunità.

  4. Monia Sciarra

    1 Luglio 2015 at 06:07

    Invio la locandina dell’evento in questione.

    La locandina è stata annessa all’articolo a cura della Redazione.

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