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“C’è posta per te” sulla stampa pontina

La Redazione
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Riportiamo così com’è uscito sul giornale on-line www.h24notizie.com il comunicato del sindaco Vigorelli

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Ponza, Mafia Capitale: il sindaco Piero Vigorelli risponde alla accuse e parte di querela

  • Politica     –     16 dicembre 2014 – 15:52 di redazione

Una lunga lettera aperta quella che il sindaco di Ponza Piero Vigorelli ha voluto diffondere nella giornata di oggi, a seguito delle accuse che sono state rivolte a lui e alla sua Amministrazione Comunale da parte di due consiglieri di minoranza in giunta in merito ad una presunta speculazione edilizia e spiega i motivi che lo hanno indotto a sporgere querela.

“Ho ricevuto in questi giorni centinaia di manifestazioni di solidarietà, di amicizia e di affetto da parte di tanti ponzesi che erano indignati per le accuse all’Amministrazione e al Sindaco – scrive Vigorelli – La cosa ci ha fatto un enorme piacere e ci ha ripagato in parte per l’amarezza causata dalla polemica dei due consiglieri di minoranza. Ho visto che costoro, in una seconda lettera, tentano adesso di rovesciare la frittata. Infatti si travestono da agnellini e dicono che la loro era solo una amorevole premura nei miei confronti, che era solo e semplicemente un invito a fare chiarezza dopo l’articolo de Il Messaggero sulle brame dei delinquenti di mafia capitale.

Possibile che non si siano resi conti delle bassezze che hanno scritto? Se si fossero limitati a chiedere al Sindaco di fare chiarezza, no problem… Sindaco hai letto l’articolo del giornale dove hai lavorato per 15 anni? Sai mica quale sia la speculazione edilizia di cui parlano i delinquenti di mafia capitale? Cosa risulta dalle carte del Comune? C’è qualcosa di vero o sono tutte balle? Così, con correttezza e cortesia, avrebbero svolto il loro prezioso ruolo di opposizione. E nessuno glielo avrebbe rimproverato. Invece hanno scritto che l’articolo de Il Messaggero “getta un’ombra infamante” sull’attuale Amministrazione, che “ancora una volta il Comune viene a trovarsi coinvolto in losche faccende”, che il Sindaco deve sbrigarsi a prendersi le sue responsabilità (dimissioni) prima che la magistratura scopra nuovi “altarini”…

Insomma, prima di conoscere i fatti, i due consiglieri hanno scritto la sentenza di condanna per il Sindaco e l’Amministrazione. Quei due hanno governato a Ponza per molti decenni. Ahimè , tutti ce lo ricordiamo. Non sono degli sprovveduti. Sanno che le parole sono pietre. Se non se ne sono resi conto, è peggio, è molto più grave. Se invece di pregiudizi e infamie avessero atteso la risposta del Sindaco, che è arrivata dopo poche ore, tutti si sarebbe svolto in un clima sereno e costruttivo, molto positivo per l’isola e la sua immagine.

E avrebbero saputo che i due tizi di mafia capitale intercettati dalla magistratura romana hanno visto il loro sogno immobiliare infrangersi in mille pezzi. Insomma, gli è andata buca. Su quel palazzetto di Giovanni Dies (e ora sappiamo che alle sue spalle c’era il fascista Mario Zurlo), ci sono stati, dal 2010 al 2014, provvedimenti dei Carabinieri, della Magistratura e del Comune. Ci sono stati i NO all’illegalità, non la complicità. Se le cose si fossero svolte in modo corretto e cortese, ci saremmo tutti risparmiati amarezze e querele. Con un civile dibattito politico. Ma i due consiglieri hanno preferito l’inciviltà delle accuse gratuite, la logica del sospetto, le insinuazioni di collusione, le ironie infamanti. E ora se ne facciano una ragione.

Post Scriptum.
La redazione, quasi tutta forestiera, di Ponza Racconta e un forestiero siciliano di Ponza nel Cuore si chiedono perché la querela per loro. Per la lunga lista di scritti ingiuriosi, per le maldicenze e le falsità di cui sono state intrise le loro pubblicazioni in questi ultimi mesi. La polemica politica è il sale della democrazia. Ma loro sono andati di aceto e dovranno bere l’amaro fiele. Prosit.”

La cosa continuerà senz’altro, ma nelle aule di tribunale”.

2 Comments

2 Comments

  1. Sandro Vitiello

    17 Dicembre 2014 at 13:27

    Signor Sindaco di Ponza
    chi Le scrive fa parte della redazione di PonzaRacconta.
    Io mi chiamo Sandro Vitiello e sono nato sopra Cala Fonte a Le Forna.
    “Appartengo” alla razza dei Sacco e i miei legami con Ponza sono molto più solidi di quanto si possa pensare.
    Motivi familiari e anche motivi sentimentali: confesso che sono innamorato della mia isola.
    Quando vengo a Ponza dico: “Torno a casa”.
    Non credo che lei possa iscrivermi così facilmente nella lista dei “forestieri”.
    I sindaci passano; i ponzesi rimangono!

  2. vito favata

    19 Dicembre 2014 at 22:23

    DA FORESTIERO A FORESTIERO
    Leggendo la lettera del sindaco Vigorelli, alla fine, noto un appunto rivolto alla redazione di Ponza Racconta, “quasi tutta forestiera”, e ad un forestiero siciliano di “Ponza nel Cuore” che si chiedono perché la querela per loro. Innanzitutto mi sono chiesto: “mica sono io quel siciliano?”.
    Per chi non mi conosce sono Vito Favata: è certo che sono io, ma vorrei chiedere a Vigorelli dove ha letto gli scritti ingiuriosi, le maldicenze e le falsità pubblicate dal nostro Comitato. Forse ha preso lucciole per lanterne; se c’è uno che offende è proprio lui, tanto noi del comitato abbiamo tutto documentato quindi il tribunale non ci fa paura. Forse a Vigorelli non è arrivata ancora la notizia di una mia denuncia fatta al suo sito “TUTTI PER PONZA” dove mi offendeva nella mia persona e nel lavoro svolto…
    Caro sindaco io sì che l’aspetto in tribunale con documenti alla mano. Infine mi chiedo tra ‘il siciliano’ e Vigorelli chi è il vero forestiero? Intanto sono fiero di essere un siciliano che fa parte del Comitato Ponza nel Cuore e di essere un forestiero che vive 12 mesi l’anno a Ponza con famiglia certificata Ponzese, mentre il vero forestiero è lei signor Vigorelli perché come dice Sandro Vitiello i sindaci passano e io aggiungo i forestieri transitano e i forestieri apparentati a Ponza rimangono.

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