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Ponza e il fascio littoriosegnalato da Paolo Iannuccelli . Cari amici, vi invito a leggere l’edizione del Sole 24 Ore del 28 luglio. Il 28 luglio del 1943 mentre veniva confinato a Ponza, scortato da carabinieri e poliziotti, il prigioniero Mussolini si disse politicamente defunto, ne era consapevole, da tempo abbandonato dal suo carisma. Durante il periodo trascorso a Ponza il duce scrisse su un quaderno: – “Tutto quello che è accaduto doveva accadere, poiché se non fosse dovuto accadere non sarebbe accaduto”. Ponza. Panorama dal Parco della Rimembranza (cliccare sulla foto per ingrandirla) *** Sic transit gloria mundi (foto proposte dalla Redazione) Ponza. I resti del fascio littorio. Primavera 2013 Una veduta del porto dalla curva della via panoramica, subito sotto il fascio 1 commento per Ponza e il fascio littorioDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Fu “la Repubblica” del 22 luglio 2007, nell’inserto della Domenica, a pubblicare i “Pensieri pontini e sardi” di Mussolini dagli originali nei National Archives inglesi, dagli appunti di un taccuino scritto a mano, inclusa una lettera di quattro pagine datata ‘Ponza 2 agosto 1943’.
Sono rintracciabili anche in Rete: http://download.repubblica.it/pdf/domenica/2007/22072007.pdf .
Il lunedì successivo un’altra pagina sullo stesso quotidiano, nella pagina della cultura, portava le riflessioni di due storici come Lucio Villari e Mauro Canali sulla questione: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/07/23/silenzi-di-mussolini.html e http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/07/23/quell-uomo-nel-carcere-di-ponza.html .
Lo storico Emilio Gentile, da annoverare senz’altro tra i più innovatori, ricava anche da quei “diari della caduta” le sue fonti su questa vicenda.
Se poi ci rivolgiamo a quel settore ambiguo e improbabile di studi del “nazismo esoterico” troviamo la leggenda di un Adolf Hitler che si rivolge a maghi e astrologhi per rintracciare l’alleato Benito Mussolini, con ben due “maestri del pendolo” che avrebbero localizzato la sede sull’isola di Ponza. La cosa è narrata da Peter Levenda “Unholy Alliance” e da Wilhem Wulff “Lo Zodiaco e la Svastica”.