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23 marzo 2013di Silverio Lamonica E’ una data memorabile, senza ombra di dubbio, sia per i “fermenti politici”, ma soprattutto per l’incontro tra Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI. Per descrivere i vari avvenimenti nei minimi dettagli, i giornali sono più “voluminosi”, le cronache televisive sconvolgeranno la struttura dei vari palinsesti. Non parliamo poi dei “blog” multimediali: ne apprenderemo delle belle! Io non mi prolungo, ciascuno saprà leggere “tra le righe” le varie notizie ed estrapolare le giuste conclusioni. Io commento, a modo mio, tali avvenimenti, sperando – come sempre – di fare cosa gradita.
Che fine settimana scoppiettante: del popolo la piazza brulicava col solito capoccia che arringava: “Senza di noi va giù tutto all’istante!” Un po’ più in là un gruppetto, pur sbraitante, bandiere rosse e gialle agitava. E nella Val di Susa arrivava un treno a cinque stelle sferragliante. “Siam mica qui a far d’ogni erba un fascio – il romagnolo già tessea le tele – il filo a quelli là io mai lo lascio!” In un Castello Sacro i due “Abele” nella preghiera assorti: “Ma che sfascio – l’un l’altro sospirava – è una Babele!” Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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