di Giuseppe Mazzella di Rurillo
–
Solo l’Onu può portare la pace in Ucraina, ma se ci fosse Hammarskjold.
Le istituzioni – oltre i grandi nomi e gli scopi solenni – sono portate avanti dagli uomini e dalle donne.
Così la “dottrina della non violenza” di Gandhi portò all’indipendenza dell’India dall’impero britannico e così una “dottrina della riconciliazione” portò Nelson Mandela ad unire il Sudafrica dopo 40 anni di segregazione razziale.
Così fu un uomo come Dag Hammarskjold (1905-1961) segretario generale dell’Onu dal 1953 al 1961, convinto sostenitore della pace nel mondo con una azione incisiva delle Nazioni Unite che fu capace di dare all’Onu un ruolo insostituibile nel tempo della “guerra fredda” e della dissoluzione dei due grandi imperi coloniali di Francia e Gran Bretagna. Morì proprio per una missione di pace in Africa nel 1961.
Ha lasciato un libro di memorie pubblicato postumo al quale fu dato il titolo “Tracce di cammino”. Più che memorie sono appunti, ricordi, considerazioni. Era un economista e un funzionario di Stato. Svedese. Solo un uomo col suo carisma e il suo coraggio potrebbe farcela.
Due edizioni del libro
Tano Pirrone
26 Aprile 2022 at 09:31
Morti strane, che capitano sempre “per caso” nel momento giusto. Come fu quella simile di Enrico Mattei, sempre per motivi che riguardavano, immensi asset (miniere e giacimenti petroliferi). Il giorno dopo l’incidente l’ex presidente degli Stati Uniti Harry Truman dichiarò alla stampa che Hammarskjöld: “Era sul punto di ottenere qualcosa quando l’hanno ucciso. Notate che ho detto ‘quando l’hanno ucciso’.” Truman si è sempre rifiutato di fornire ulteriori dettagli o di tornare sull’argomento, ma le sue parole hanno dato adito a sospetti e ricostruzioni alternative per anni. L’ha detto Truman… attenzione!
Le circostanze della sua morte non sono mai state ufficialmente chiarite, ma i dubbi sono ormai radicati nel pensiero di molti storici: Luciano Canfora (che naturalmente non è un moderato di centro), ha affermato: “E ora, dopo quarant’anni, nelle pagine molto interne dei giornali, leggiamo quello che abbiamo sempre saputo: che l’Union Minière condannò a morte (per “incidente aereo”) anche Hammarskjöld, il segretario generale dell’ONU, colpevole di opporsi alla secessione del Katanga, preda avita dell’Union Minière».