Musica

Il video della serata dedicata a Kurt Cobain

segnalato da Alessandro Alfieri e Sandro Russo

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Manteniamo la promessa di fare seguire alla presentazione spettacolo del 29 aprile scorso al Teatro Manzoni – leggi qui: contiene i link alla precedente trattazione di Alessandro Alfieri – il video della serata, montato e trasferito su YouTube dai tecnici del Teatro.

Il 5 aprile del 1994 muore Kurt Cobain, frontman della rock band più significativa degli anni 90, i Nirvana.
A 30 anni dalla sua tragica morte, Il Teatro Manzoni di Roma dedica una serata speciale al più grande interprete della Generazione X dal titolo Kurt Cobain: l’angelo dalle ali spezzate condotta da Alessandro Alfieri, appuntamento conclusivo del ciclo “GLI IMMORTALI, I grandi miti del Rock raccontati dalla filosofia” nell’ambito dell’iniziativa “Manzoni Idee”, ideata da Alessandro Vaccari.

Sul palco con Alessandro Alfieri, Stefano Marino, professore di Estetica all’Università di Bologna, Marco Maurizi, autore di “La vendetta di Dioniso. La musica contemporanea da Schönberg ai Nirvana” e Stefano Scrima, autore di “Smells like Kurt spirit. Nirvana e filosofia”.

Kurt Cobain è stato un grande artista, ma anche il rappresentante della generazione venuta dopo la “fine della storia”, disillusa e insoddisfatta dal modello consumista propagandato dai media.
Il Grunge è stata la voce nichilista della famigerata Generazione X, Kurt Cobain e la sua band, nei pochi anni della loro fulminante carriera interrotta dal tragico epilogo, sono riusciti ad esprimere le nevrosi e le debolezze di tutti quei giovani incapaci di trovare un posto nel mondo, condannati alle pulsioni malsane del consumismo sfrenato.
Attraverso curiosi filmati, fotografie e musiche, e con il supporto di nuove tecnologie, Alessandro Alfieri ha proposto in questi mesi al Teatro Manzoni, a partire da gennaio, diversi incontri per raccontare “filosoficamente” alcune icone della musica e la loro capacità di sviluppare concetti, direzionare visioni del mondo, aprire ordini di senso inediti e rivoluzionari. Un’affascinante analisi filosofica, musicale e di costume, che ha evidenziato le dinamiche espressive, i paradossi concettuali, gli stili e le specificità estetiche. “Con questi appuntamenti – spiega Alessandro Alfieri – la riflessione filosofica si riappropria di una sua antica funzione: comprendere i miti, il loro funzionamento e le ragioni della loro immortalità”.

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YouTube player

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E qui per chiudere un pezzo dei Nirvana da MTV Unplugged in New York.
L’esibizione-testamento di Cobain e dei Nirvana è il concerto acustico registrato per MTV, che diverrà poi l’album MTV Unplugged in New York (1994). Una esibizione intensa e sofferta, considerata tra le migliori del gruppo. Registrata il 18 novembre 1993 per conto della serie Unplugged di MTV (*), pochi mesi prima della tragica morte di Kurt Cobain, il 5 aprile 1994. L’album fu fatto uscire pochi mesi dopo, il 1° novembre 1994,  e fu un boom commerciale e discografico, un Bingo! per la MTV e l’estrema beffa per lui.

(*)MTV, in precedenza acronimo di Music Television, è un canale televisivo a pagamento statunitense con sede a New York, attivo dal 1981

 

Da YouTube, All Apologies:
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https://youtu.be/aWmkuH1k7uA?si=uengQqbAhirfbwTl
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Testo inglese e italiano:

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2 Comments

2 Comments

  1. Sandro Russo

    23 Maggio 2024 at 09:44

    Degli interventi della serata, tutti interessanti per qualche aspetto che non avevo mai considerato, sono rimasto affascinato dalla lezione di Marco Maurizi – dal tempo 52’50’’ alla fine del video – sul “laboratorio musicale” di Kurt Cobain, gli aspetti tecnici della sua musica. Ha articolato il suo intervento con esempi molto chiari, sulle scale pentatoniche e le scale maggiori e minori, sull’armonia e sulle cadenze del “non finito”.
    Pur con il limite della mia limitata conoscenza della musica, attraverso le sue spiegazioni ho capito l’originalità e le caratteristiche delle musiche di Kurt Cobain e del perché a trent’anni dalla morte viene rivalutato come uno dei compositori più importanti della musica rock.

  2. Silverio Guarino

    24 Maggio 2024 at 10:03

    Ho avuto modo di ascoltare ed apprezzare il video e il commento.
    Kurt Cobain rimane un mito, anche nella mia esperienza di rockettaro malato cronico.
    La sua originalità è decisamente “fuoriserie”; i suoi intuiti sublimi sono un porto sicuro per chi ha sensibilità musicali di livello superiore.
    E con malcelata immodestia, io ce l’ho.
    E poi, del “Club dei 27”; cosa si può pretendere di più?

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