Racconti

Quando si dice ‘caduta delle certezze’

di Bixio

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Ma… il secondo conflitto mondiale, non aveva vaccinato tutti, contro l’orrore?
Ci sentivamo fortunati, la guerra e le sue vittime erano toccati alle generazioni precedenti… E invece… Nessun insegnamento! Siamo da capo, abbiamo di nuovo paura, la guerra è alle porte e non siamo disposti a sacrifici e sofferenze
Anni ’50, sentivamo da vicino l’eredità di quella tragedia, c’erano ancora colonne di fumo e macerie, eppure la sera, al debole chiarore del lume, l’uomo che vi aveva preso parte, sembrava infastidito a parlarne… L’ evasione dal carcere di Gaeta col sistema delle lenzuola annodate per calarsi dalla finestra; poi con un gozzo e altri paesani, da Serapo a remi fino a Ponza… i proiettili della mitragliatrice tedesca che bucavano l’acqua tutt’intorno. Li avevano mandati in guerra con le scarpe di cartone ma lui era restio a parlarne.
Se i singoli protagonisti, avviliti e taciturni, non avevano la forza di testimoniare, la storia ufficiale ha avuto campo libero a raccontarci altre verità.
A scuola nessuno ci aveva parlato dei campo di sterminio (e neanche delle foibe).

Il fatto che incontestabilmente avevamo perso la guerra, ma anche la viltà dei nostri governanti,  ha impedito di reclamare la riconsegna dei territori per i poveri profughi dalmati, istriani, giuliani, fiumani che sono i soli ad aver pagato per tutti, anche quando si è dissolta la Jugoslavia di Tito e si poteva intervenire per chiedere la riconsegna di quella zona. D’Annunzio dove sei?
D’altronde la stessa Germania responsabile di aver scatenato la guerra, è stata riunificata. Allo stesso modo ma ingiustamente Putin pretende la riconsegna della Crimea. Ma tutti sappiamo che l’Italia è l’unico paese al mondo dove si fa carriera con i propri fallimenti.  Il maresciallo Badoglio, responsabile del disastro di Caporetto, legato al fascismo e alle sue leggi razziali, uscito sconfitto e fallito da tutto, per premio è stato a capo del governo con gli alleati…

E ce ne sono di esempi, anche odierni… ma è meglio lasciar perdere.


Immagine di copertina. Pablo Picasso. Guernica. Dipinto a Parigi, nel 1937. olio su tela, dimensioni 349,3×776,6 cm, ubicato presso il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid (per informazioni sul dipinto: https://it.wikipedia.org/wiki/Guernica_(Picasso)

1 Comment

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  1. Bixio

    3 Aprile 2024 at 20:22

    Ho ricevuto per telefono e per contatti diretti numerosi complimenti per l’articolo odierno. Vorrei rispondere a tutti e aggiungere ancora qualche rigo:
    “Grazie, potevamo essere un grande popolo e una grande nazione ma abbiamo subito troppi governanti vili ed incapaci; non sono stati neanche in grado di farsi rispettare nella vittoria della prima guerra mondiale, vedi patto di Londra, annessione Istria Dalmazia etc (vittoria mutilata) gettandoci di fatto in braccio ai tedeschi. I nostri governanti non sono capaci di farci rispettare ma in compenso sono bravissimi a chiedere l’elemosina da sconfitti e mi dispiace per De Gasperi, grande statista, costretto dagli eventi al discorso di Parigi del 1946 col cappello in mano, da sconfitto pur essendo antifascista”.

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