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Compagni… amici…

di Tano Pirrone

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Compagni… amici…

Compàgno è più che Amico,
è chi per scelta o per caso 
condivide pane, tempo, 
la fatica muta, i silenzi.

Compagno o compagna 
di viaggio, di vita, di lavoro, 
con cui spartire il pane, 
la fatica del cammino, 
dividere la sorte, il sapere, il lavoro:
chi ha dà a chi non ha, 
chi sa le parole le insegna al compagno, 
chi ha lavoro lo divide o lotta insieme con chi non l’ha.

La fame del compagno è ancora e sempre
la nostra fame.
Il dolore del compagno è ancora e sempre
il nostro dolore.

Poco pesano 
le modernità, le tecnologie, 
le perversioni alchemiche, 
i giochi di parole;
il compagno povero di un povero compagno 
rimane sempre tale: 
contrappone all’intelligenza artificiale 
il dolore naturale sempre uguale, 
anche se gli scenari sembrano mutare,
e le parole magicamente trasformano il reale 
in vuoti spazi colorati.

Bisogna riscrivere la Storia, 
cominciando dall’antico urlo debole e potente 
che ascoltavo – fanciullo perbene – 
senza coglierne il senso: 
due sole parole strisciate di sangue, di vomito, 
di lacrime inutili, di bava, 
di morte, di vita inespressa; 
due sole parole, 
gridate in silenzio da sgranati occhi cisposi, 
da bocche caverne, 
a mani storte come sterpi danteschi, 
due sole parole, 
che – come scrigni, truvature, tesori sepolti –,
tutta la forza posseggono ancor oggi:

Pane e Lavoro!

Immagine di copertina: Ennio Calabria (Tripoli, 1937): Manifestazione, 1973, acrilico su tavola, 80×160 cm (Foto: Giuseppe Schiavinotto)

1 Comment

1 Comment

  1. Angelo Di Capua

    2 Febbraio 2024 at 22:54

    Bellissima poesia. L’uomo con il lavoro, qualsiasi esso sia, può avere il pane per sfamare se stesso e la sua famiglia, ma soprattutto acquistare la sua dignità di uomo libero

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