Usi e Costumi

Tanta pazienza

di Francesco De Luca

“Insomma, cosa è stato capace di fare… deve essere stato un ratto… o forse più di uno…” – parla da sola Carmela e gironzola nervosa fra la grotta dove sono chiuse le galline, la porta di casa e l’aia.

E’ in preda ad un misto di stupore e di collera. Perché? Perché è andata nel pollaio e ha visto che il secchio, dove è riposta la granaglia per le galline, è stato manomesso. Il coperchio è stato fatto cadere ma lo strano è che è stato rimosso anche il grosso sasso che sigillava il coperchio. Chi è stato? Carmela indica con sicurezza: i topi.

E’ inverno, stamane piove, la donna è andata a controllare le galline, prendere le uova, dar loro da mangiare. Non potranno uscire perché  Ponza è stretta dal vento di libeccio, pioggia e mare. La sorpresa l’ha trovata nel bidone del granturco. Il coperchio a terra e, del granone, la metà. I topi nella notte si sono organizzati per rimuovere il grosso sasso, scoperchiare il bidone e far man bassa della granaglia.

L’inverno è magro di cibo ma la fame è sempre tanta, e l’ingegno viene aguzzato.
Si sa che ai ratti l’intelligenza non manca e si avvantaggia della cooperazione dei simili.
“Nce pozzo passa’ ‘i pacienza” – borbotta Carmela.
Traduco l’espressione: ‘Non ci posso credere!’ La traduzione è semplicistica e non coglie le minuzie colorite del dialetto.

Il quadretto paesano è conchiuso: c’è l’isola come sfondo, l’inverno e il suo grigiore come ambientazione, Carmela e le sue domestiche incombenze. Eppoi c’è un altro inquilino: nascosto ma notevolmente presente per numero ed astuzia.

Ogni elemento si manifesta e, nel farlo, interagisce con gli altri. Ognuno con una funzione, una necessità, un ruolo.  Al topo si affibbia, di solito, la carica negativa. Si sbaglia. L’armonia è nella interrelazione dei fini e dei comportamenti.
Anche nell’ambito del complesso umano c’è lo sfondo ambientale (Ponza), c’è la presenza umana che tende a realizzare i suoi fini (la società dei ponzesi), c’è un interagire intorno alla fonte di sussistenza (il turismo), c’è l’imprenditoria che investe, traffica, guadagna (Carmela e i ratti). C’è il tessuto vario e interdipendente di ogni realtà. A Ponza, in Italia, nel mondo.
Come agire? Guai a perdere la pazienza. Ce ne vuole e tanta.

 

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