Ischia

Stato di calamità naturale per l’isola d’Ischia

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

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Stato di calamità naturale per l’isola d’Ischia; richiesta del Genio militare
Caos con 5 commissari, sei comuni, una città metropolitana, una regione.

Abbiamo nell’isola d’Ischia a 19 giorni dalla terribile alluvione del 26 novembre cinque commissari straordinari:
– il primo con funzioni di sindaco e consiglio comunale a Casamicciola;
– – il secondo alla ricostruzione post sisma 2017 che è stato nominato anche commissario straordinario post alluvione 2022 e quindi doppio incarico;
– il quarto commissario straordinario è quello al mega-depuratore che dovrebbe sorgere nell’attuale parcheggio ex-Anas proprio ai piedi dei costoni franati sulla litoranea che prima o poi si farà sentire o dovrà essere coinvolto;
– il quinto commissario straordinario è di fresca nomina ed è stato nominato dalla Protezione Civile per il dissesto idrogeologico su tutta l’isola d’Ischia che è quindi l’isola più commissariata d’Italia e d’Europa!
Poteri “straordinari” per gestire tre disastri ambientali con 19 morti dal 2006 al 2022 fra cui donne giovani bambini  e quindi nelle “rispettive competenze” mentre permangono i poteri ordinari tra sei comuni, una città metropolitana ed una regione.

Conflitto di competenza fatto esplodere dalla commissaria di Casamicciola con la città metropolitana ex-provincia per la gestione della frana sulla litoranea Casamicciola-Lacco Ameno la più antica opera incompiuta d’Europa iniziata nel 1926 e passata dalla competenza della “depurazione provinciale” al cui presidente dell’epoca, Salvatore Girardi, è dedicata, all’Anas con l’anello stradale nazionale n. 270 e di nuovo – circa 20 anni fa – ripassata alla competenza alla provincia di Napoli a sua volta diventata “Città metropolitana di Napoli” dal 2014 con elezioni di secondo livello e di cui è capo il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che oltre all’enorme onere di amministrare la più grande metropoli del Mezzogiorno ha anche quello di amministrare tutta la viabilità di 92 comuni e l’edilizia scolastica superiore dell’area dove si concentra oltre la metà della Campania con una delle più alte densità abitative d’Europa.
Tra Comune di Casamicciola, Città metropolitana e Anas è in atto sulla pelle di 64mila abitanti dell’isola d’ischia prostrati dal lutto di 12 morti e da disagi enormi soprattutto dal popolo di Casamicciola, un conflitto di competenza ed uno scaricabarile indegno della civiltà giuridica italiana.

Come cittadino della Repubblica unica ed indivisibile chiedo al Governo della Repubblica la dichiarazione di calamità naturale – perché questa è la realtà dei fatti – con l’invio di uomini e mezzi del Genio militare per mettere in sicurezza gli abitanti dell’isola, dalla montagna al mare con centinaia di strade e stradine, e salvare il suo sistema economico, sociale e scolastico, portando ad una unità praticabile i poteri della Repubblica.

Casamicciola 15.12.22
Giuseppe Mazzella – Direttore de “il Continente”.

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