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Scopriamo il Tyrrhenian Link

Scopriamo il Tyrrhenian Link
segnalato da Biagio Vitiello

È stato approvato il primo tratto del Tyrrhenian Link: l’elettrodotto che collegherà Sardegna e Sicilia alla penisola
di Gianluca Cedolin  – dell’8 ottobre 2022 da https://www.ohga.it

L’impianto sarà lungo 950 chilometri e fornirà 1000 MW di potenza, migliorando la capacità di scambio elettrico e favorendo quindi lo sviluppo delle rinnovabili.

Il ministero della Transizione ecologica ha approvato il progetto definitivo del primo dei due tratti del Tyrrhenian Link, quello Est, che quindi verrà costruito nei prossimi anni per essere operativo già nel 2025. Che cos’è, ti starai chiedendo, questo Tyrrhenian Link, che in italiano potremmo chiamare semplicemente collegamento tirrenico?

Come spiega Terna, l’operatore titolare del progetto, è un doppio cavo sottomarino che collegherà la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana.

«Con 950 chilometri di lunghezza e 1000 MW di potenza, si tratta di un’opera infrastrutturale di importanza internazionale, un altro passo in avanti verso un futuro energetico più sostenibile». Il Tyrrhenian Link, si legge infatti sul sito di Terna, «migliorerà la capacità di scambio elettrico, favorirà lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l’affidabilità della rete»

Fonte: Terna

Il progetto prevede due tratte: Est e Ovest. La prima, quella appena autorizzata, collegherà la Sicilia all’Italia continentale, in particolare il comune di Termini Imerese (Palermo) con l’approdo di Torre Tuscia Magazzeno, a Battipaglia (Salerno). La tratta Est è lunga 480 chilometri, mentre la Ovest (che collega la Sicilia alla Sardegna) è 470 chilometri. L’elettrodotto in corrente continua sarà pronto nel 2028 e costerà in tutto 3,7 miliardi di euro.

Anche dal MiTe hanno sottolineato l’importanza di quest’opera: «La nuova infrastruttura è un’opera strategica per il sistema elettrico italiano nell’ambito degli obiettivi di transizione energetici fissati dal Piano nazionale integrato per l’Energia e il Clima. Infatti, consentirà non solo il miglioramento della capacità di scambio elettrico tra Campania, Sicilia e Sardegna, ma anche un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili, che sono in costante aumento. Inoltre, avrà un ruolo decisivo nel miglioramento dell’affidabilità della rete e dell’intero sistema elettrico».

 

1 Comment

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  1. Sandro Russo

    13 Ottobre 2022 at 08:32

    Vero che io non ho idea né di un milione di euro né tantomeno di un miliardo, ma 3,7 miliardi di euro per la posa di un cavo sottomarino mi sembrano troppi. È che queste grandi cifre ci disorientano.
    Ricordo sempre una storia che mi hanno raccontato di quando negli anni ’60 calarono a Ponza frotte di riccastri milanesi affascinati dalla bellezza dell’isola.
    Contattarono un contadino dalle parti di Calinferno che stava zappando la vigna e gli chiesero di vendere la sua terra.
    – No, no, nui cca nu’ vennìmme!
    Quelli insistevano.
    – Nooo, nu’ vennìmme!
    – Ma lei non si rende conto… – fecero quelli – noi le diamo miliardi!
    Lui sembrò impressionato, e rilanciò: – Ma qua’ meliarde e meliarde… cca nui vulimme i meliùne!

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