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Sono stato riconosciuto come un accanito frequentatore di Ponzaracconta. Lì, a Sant’Antonio, vicino alle panchine dove sostano gli amici ponzesi. C’era un forestiero, un amico loro credo, che mi ha arpionato. Nel senso che ha cominciato a parlare come un diluvio. Non ho prestato orecchie a quello che ha detto ma mi son trovato in mano un biglietto.
Quello che c’è scritto lo vedete anche voi.
Una burla senz’altro. Buona come lettura al mare.
Decalogo
1° – di politica si parla;
2° – si parla della politica da fare;
3° – si fa la politica di cui non si parla;
4° – si fa la politica che non si deve fare;
5° – non si fa la politica che si deve fare;
6° – non si deve fare la politica che si fa;
7° – fare politica non equivale a dire di farla;
8° – dire di non fare politica non equivale a non farla;
9° – dire di non fare politica non equivale a farla;
10° – dire di fare politica non equivale a farla.
Finale: se della politica si possono dire queste asserzioni è perché essa è chiacchiera.
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