Personaggi ed Eventi

‘D’Amico proposto nel Consiglio Direttivo del Parco del Circeo’

di Mimma Califano

Il sig. Danilo D’Amico nell’annunciare la proposta della sua nomina al Consiglio Direttivo del Parco Nazionale del Circeo è riuscito in poche righe a mettere insieme parecchie sciocchezze.

– Danilo, il Parco del Circeo è un Ente Pubblico e non una Azienda. Le aziende hanno il Consiglio di Amministrazione (CdA in sigla), il Parco ha un Consiglio Direttivo.

– Secondo particolare, i Parchi Nazionali in Italia sono 25 e non 5. Almeno potevi consultare internet! Già una volta mi sembra di averti ricordato che per fare politica (ancor di più per amministrare), devi essere credibile. Sui social si può improvvisare (e già lì è inopportuno), ma non da Consigliere Comunale.

– Terzo, la nomina a Consigliere viene fatta dal Ministero della Transizione Ecologica, dopo una istruttoria su curriculum e altro dei proposti candidati consigliere. Nel caso in specie la Comunità del Parco (altro Organo statutario dell’Ente Parco) ha suggerito tre candidati (uno per ogni Comune il cui territorio rientra nell’area del Parco), in sostituzione dei Consiglieri uscenti, essendo terminato il loro mandato elettorale. Per Ponza, il Sindaco ha indicato il tuo nome.

– Quarto, il Consiglio Direttivo del Parco, nulla c’entra con ipotesi referendarie o con la tua idea di chiedere l’uscita di Zannone dal Parco.

In attesa della eventuale ratifica della tua nomina, cerca di studiare un po’ di più e di avvitare qualche lampadina in meno (tanto quelle venivano sostituite anche prima).
La chicca la lascio per ultima, credo che sia la prima volta che condivido totalmente quanto scritto da Vigorelli: Quando Narciso crede di far politica (vedi in Allegato)
Al Sindaco le conclusioni.

In Allegato:

L’annuncio di D. D’A. sui social:

QUANDO NARCISO
CREDE DI FAR POLITICA
di Piero Vigorelli

Tutti ricordiamo il mito ellenico di Narciso, di quel giovane che respinge i pretendenti non ritenendoli alla sua altezza, si innamora di se stesso specchiandosi in una pozza d’acqua e alla fine si uccide.

Quando il narcisismo diventa patologico e si applica alla politica, allora sono guai.
Il narcisista politico crede di essere speciale e unico, sogna di avere un potere illimitato che invece non ha, ingigantisce i risultati anche se pianta un chiodo o avvita una lampadina.
Costui ha un sentimento grandioso della sua importanza e di conseguenza pretende un’ammirazione eccessiva delle sue gesta.
Avendo un’idea smisurata di se stesso, tende anche a manipolare gli altri per i suoi fini personali.

Tutto questo è il contrario della politica, che è comunità di idee condivise, è capacità di fare squadra, è generosità disinteressata, è servizio per gli altri e non per se stessi.

.

4 Comments

4 Comments

  1. Piero Vigorelli

    5 Agosto 2022 at 08:48

    Cara Mimma,
    succede anche a me.
    Credo che sia la prima volta che condivido un tuo commento (e sui tuoi quattro anni nel Direttivo del Parco,
    non sono mancate le mie critiche al tuo operato).
    Egocentrismo e ignoranza vanno a braccetto.
    Piero Vigorelli

  2. vincenzo

    5 Agosto 2022 at 09:56

    Cara Mimma e caro Piero, che cosa condividete: il narcisismo,l’egocentrismo e l’ignoranza del politico di turno?

    Poca cosa!

    Non ci sono politici non egocentrici, né narcisisti. Molto spesso l’ignoranza è dovuto ai tempi per la propaganda che deve essere tambureggiante.

    Grazie a questi politici per anni abbiamo sentito parole ma pochi fatti.
    Zannone aspetta da tempo di diventare l’isola verde con una seria offerta turistica ecologica.

    Voglio fare notare però a Piero, che quando si critica un delegato dal Sindaco, si critica il Sindaco.
    Spetta al Sindaco valutare in fretta i comportamenti istituzionali del consigliere o assessore delegato e se questi comportamenti sono consoni e funzionali all’immagine e all’azione politica della compagine.

    Ho letto da Mimma che D’Amico ha ancora intenzione di indire un referendum per uscire dal parco. Questa “volontà” per quanto mi risulta non è stata discussa per cui la escludo per ora.
    Zannone è stata abbandonata e tutto si sta deteriorando in fretta:
    Monastero, Casa di caccia rischiano di essere perduti definitivamente.
    Un’altra notizia utile alla chiacchierata:
    voglio aggiungere che per Zannone è stata data una delega a Nocerino Tommaso e a Danilo D’Amico la delega per i rapporti con il Parco del Circeo.

    Troppe deleghe, per cui chiedo al Sindaco di definire i confini tra le due deleghe ma soprattutto i reali obiettivi da raggiungere.

  3. Danilo D'Amico

    5 Agosto 2022 at 10:04

    Buongiorno,

    La comunicazione social, in quanto tale, deve essere breve, diretta e con termini comprensibili a tutti e poco ci si deve dilungare in inutili virtuosismi letterari.

    Credo di essere apprezzato dal popolo, che mi ha eletto, per il lavoro che sto svolgendo e per la mia attività di comunicazione, al contrario di chi voleva costruire pizzerie nei parchi nazionali, con annesso perdita di milioni di euro di finanziamenti per i quali verrà informata la Corte dei Conti.

    Ai prolissi descrittori di narcisismi non rispondo perché io do rispetto prima di chiederlo.
    Buona continuazione di inutile polemica a tutti.

  4. Mimma Califano

    5 Agosto 2022 at 21:45

    Caro Vincenzo, tu che frequenti la rete, dovresti essere più obiettivo e informato. Zannone non è stata abbandonata, almeno non da me. Potrei descrivere la situazione che ho trovato e quella che ho lasciato, ma sarebbe troppo lungo per i tempi dei social (comunque essere concisi, Danilo, non vuol dire sparare pagliacciate che mettono solo in evidenza la propria impreparazione e la mancanza di rispetto verso i lettori e gli elettori).
    Come continuo a ripetere, fino alla nausea, ma si preferisce far finta di non ricordare, sul Comune ci sono tre progetti esecutivi per la messa in sicurezza del Varo, dello scalo dietro al Faro e della frana che interessa la ex-Casa di Caccia. Progetti pagati dall’Ente Parco ed anche parzialmente finanziati.
    L’acquisizione dei tre progetti è avvenuta quando il nostro mandato stava scadendo, perciò dovrà essere impegno della nuova Amministrazione portare a compimento queste opere, qualora non si dovesse procedere rapidamente, nel giro di pochi anni, non si riuscirà più a sbarcare a Zannone e la Casa cadrà (quello sì che sarà danno erariale, non quel che dici tu, caro Danilo).
    Perciò approfitto dell’occasione per sollecitare il massimo impegno del Comune nel ricorso al Tar per impedire che i finanziamenti per la casa di Zannone e cala Fonte vengano persi. Mi sono giunte voci poco rassicuranti in merito.

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top