Scrittori

Simenon in viaggio tra le nostre isole

di Giuseppe Mazzella

Georges Simenon, il grande scrittore belga francofono (Liegi, 1903 – Losanna, 1989) , famoso nel mondo soprattutto per i suoi gialli del Commissario Maigret, è passato tra le nostre isole nel 1934 a bordo di una goletta (1).

Siamo in piena era fascista. Non sappiamo se, prima di arrivare dalle parti di Ventotene, abbia costeggiato o visitato Ponza.
In una delle sue cronache scritte per il settimanale “Marianne”, infatti, pur non nominandola, parla di Santo Stefano.
A Simenon bastano, da maestro, poche pennellate per raccontare un crimine efferato, la storia della donna senza cuore, letteralmente mangiato a morsi dal suo uomo tradito, dell’arrivo al penitenziario dell’omicida, che gli racconta il marinaio che lo accompagna in quel tratto di mare: “Non conosce la storia della donna senza cuore? Non ne ha mai sentito parlare? A me, caro signore, l’ha raccontata il marito in persona, con i ferri ai piedi, proprio qui, dov’è lei adesso. Sì, signore…! Era un marinaio, un ufficiale, giovane e bello, e anche istruito.”
L’avevano costretto a sposare una donna che non amava, e lui le aveva detto: “Una cosa sola ti proibisco di fare: tradirmi mentre sono in mare. Se un giorno vengo a sapere che mi hai disonorato, ti mangio il cuore…”. E glielo aveva strappato passando per “la porta del peccato”, spiegherà poi ai giudici sgomenti che avevano predisposto l’autopsia sul corpo effettivamente privo del cuore.
Il marinaio che accompagna Simenon, a questo punto guarda la fortezza alla sommità dell’isola come per rammentarsi che il marito si trova lassù e che quindi si tratta di una storia vera.

Lo scrittore pur dubbioso, ricorda questa storia truculenta, dipinge con pochi tratti l’ambiente che sta osservando, sempre più attento più che alla natura all’”uomo nudo” e alle sue passioni: “Resta soltanto da disegnare, in nero, un vaporetto che si avvicina all’isola sbuffando fumo. Sì, proprio così, una delle tante isole del Sud Italia dove vengono portati i detenuti. In cima alla piramide una fortezza. Un vaporetto trasporta i detenuti fino all’isola: un vecchio marinaio, che assomiglia a Robinson Crusoe, mastica e sputa tabacco, con i gomiti sul parapetto”.

Immagini forti che restano impresse e che confermano la forza di una scrittura che non perde il suo fascino neppure in una semplice cronaca di viaggio.

 

(1) – La storia è contenuta nel volume “Il Mediterraneo in barca” di Georges Simenon, Adelphi 2019.

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