Ambiente e Natura

Sul dissalatore ora si può intervenire

Vincenzo Ambrosino

 

Ai candidati a sindaco Francesco Ambrosino e Rosario Porzio

Oggetto. Dissalatori: vanno ripensati, ma anche i depuratori.

Sono anni che Acqualatina deve costruire il dissalatore a Ponza. I cittadini non lo vogliono, le Amministrazioni comunali non lo vogliono. Vigorelli al dissalatore ha fatto fare il giro dell’isola per cui ha perso cinque anni: il dissalatore non è stato ancora costruito.

Gli operatori turistici di Cala Dell’Acqua sono esasperati. Acqualatina doveva iniziare i lavori del dissalatore provvisorio, ma grazie all’intervento di molti cittadini di Le Forna e alla concomitante campagna elettorale, gli inizi dei lavori sono stati spostati a settembre.

Ma ci sono due novità interessanti:

1) Lo scorso febbraio è passato il disegno di legge per inserire nell’articolo 9 della Costituzione della Repubblica Italiana la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi per le generazioni future.

2) L’approvazione definitiva da parte del Senato del disegno di legge 1571, il cosiddetto Salvamare, che costituisce un risultato fondamentale per diversi motivi, ma soprattutto definisce una precisa normativa inerente i dissalatori.

Sarebbe molto strano che lo Stato si preoccupi della salute del mare e la Regione costruisca strutture inquinanti come confermato dalla sentenza Tar Sicilia. https://www.ponzaracconta.it/wp-content/uploads/2022/04/TAR-Sicilia.pdf

Gli art. 11 e 12 della Legge Salvamare rappresentano una sorta di salvagente e vengono  in soccorso dei  cittadini di Ponza e della Comunità delle Forna.

Punto 1° – All’Art. 11,  rende obbligatorio, per gli impianti della  dissalazione, l’adozione  del  Via. (Valutazione di Impatto Ambientale). Il Comune può in via preventiva chiedere ad  esperti  marini  e  biologi qualificati (a sua scelta), se l’area individuata è idonea  e non  deturpa  gli habitat marini  dotati  di particolare “pregio ambientale”;  se sull’area sussistono vincoli regionali o comunitari (Sic e Zps); se la realizzazione di un impianto “provvisorio” costituisce pregiudizio  e onere aggiuntivo  (trasporto di gasolio, inquinamento acustico, inquinamento ambientale), modifica di fatto la “destinazione  d’uso dell’area“ non identificata dallo strumento urbanistico comunale, come area industriale; ed altro…

Con la  Legge Salvamare si è anche modificata la “Disciplina degli scarichi a mare degli impianti di dissalazione”, ad integrazione di quanto già riportato e previsto nell’allegato 5 alla parte terza del citato Decreto Legislativo  n° 152 del 2006.

Al punto 3 dell’Allegato  è scritto con chiarezza che detti impianti di  desalinizzazione destinati  alla produzione di acqua per il consumo umano,  sono ammissibili  se – a)… [c’è]mancanza di fonti  idropotabili…  b)… [possono] ridurre significativamente  le perdite della rete…. c)…  [sono] previsti nei Piani di settore…

L’obbligo del Via consente a tutti i cittadini di poter partecipare e concorrere, con riflessioni  o annotazioni, alla formulazione del  “parere” definitivo  sulla destinazione urbanistica  del dissalatore .

Punto 2° – All’art. 12, [è prevista] l’istituzione di un “Tavolo interministeriale permanente“ presso  il  Ministero dell’Ambiente, per le “ finalità della presente legge”.

Il quadro generale con queste leggi è cambiato in maniera radicale per cui la Regione dovrà a mio avviso tenere in considerazione la modifica all’art. 9 della Costituzione e le raccomandazioni della nuova legge in merito alle valutazioni di impatto ambientale che presuppone la costruzione del dissalatore.

Speriamo dunque che questa legge serva davvero a salvaguardare il nostro mare dall’impianto di desalinizzazione di Cala Dell’Acqua.

Io invito i due candidati a sindaco, Francesco Ambrosino e Rosario Porzio, a trovare il modo di incontrarsi per prendere un’iniziativa politica comune:

Scrivere insieme un documento – da inviare al Presidente della Regione Lazio, a tutte le istituzioni politiche e ambientaliste, e alla stampa –  per  chiedere se la Regione Lazio ritenga la costruzione del Dissalatore ancora compatibile con le misure di salvaguardia della salute del mare prevista dalla legge 1571 e la modifica in Costituzione e, conseguentemente, di rivalutare  la costruzione del dissalatore a Ponza.

Penso che questa sia una iniziativa intelligente e opportuna poiché questa opera impegnerà la futura Amministrazione e anche il destino di una zona importante come Cala Dell’Acqua. Su certe questioni non ci si può più dividere in strumentalizzazioni elettorali e, in seguito, nel gioco di maggioranza e opposizione.

 

3 Comments

3 Comments

  1. arturogallia

    25 Maggio 2022 at 16:20

    “L’obbligo del Via consente a tutti i cittadini di poter partecipare e concorrere, con riflessioni o annotazioni, alla formulazione del “parere” definitivo sulla destinazione urbanistica del dissalatore”…

    Ma se il parere definitivo è stato già dato (anche dal tribunale), è stato istituito un commissario e una calendarizzazione dei lavori, vuoi vedere che mo si ferma tutto e si ricomincia da capo?!? Ma quando mai, su…

    “Il dissalatore s’ha da fare” e piangere sul latte versato (da altri, come da se stessi) non ha senso.

  2. vincenzo

    28 Maggio 2022 at 19:56

    Commento di Tonino Impagliazzo

    Il “Tema del Dissalatore” – Vincenzo – posto al centro del dibattito politico per l’elezione del Consiglio Comunale, è condiviso e degno di essere ascritto a genuina sensibilità politica. L’argomento, alquanto delicato e complesso suggerisce allo stato attuale, “di non diagnosticare” scelte frettolose e avventate, perché ci sono margini di manovra ed il problema può essere ancora ricollocato . Oggi è importante convergere tutti verso scelte condivise dalla Comunità delle Forna e di Ponza “rinviando il problema” ad un tempo più sereno per “ricucire quello strappo politico” che un tempo fu prodotto nella Comunità delle Forna.
    Necessita ritornare ad essere soggetti credibili ed affidabili perché la vita amministrativa possa uscire dalla “notte buia della politica e promuovere un colloquio pubblico continuo, serio e determinato con le Comunità presenti sull’isola” e sappia indicare ai cittadini tutti che “l’acqua per uso umano ed il trattamento dei “reflui urbani” tornino ad essere una opportunità per gli abitanti dell’isola e giammai questa deturpi e inquini un territorio ricco di straordinarie bellezze .
    La istituzione di un Tavolo “tecnico-scientifico, amministrativo, legale e ambientale”, potrà essere un primo step di un percorso lungo, destinato a suggerire la linea da adottare e giammai cadere nella eccessiva fretta. Ripensare a scelte più ponderate e non avventate, indicano agli operatori tutti, di promuovere una crescita umana e culturale sempre più colma di opportunità

  3. vincenzo

    1 Giugno 2022 at 07:32

    Inserisco una riflessione di Franco Ambrosino sulla questione dissalatore in relazione alla legge Salvamare

    DISSALATORE – CALA DELL’ACQUA

    Talvolta ci cadono sulla testa leggi che complicano maledettamente la vita e il futuro della nostra isola.

    Pensiamo ad alcune norme europee che limitano le attività turistiche e la pesca, o impediscono il ricorso alle energie alternative (solare ed eolico). Pensiamo al famigerato PAI, o a quell’ente inutile del Parco del Circeo che ci ha scippato Zannone.

    Talvolta fa invece capolino una legge che, al contrario, possiamo considerare benedetta, e della quale avevamo un grande bisogno.

    L’11 maggio scorso è stata approvata la cosiddetta “Legge Salvamare”, che è una buona legge per molti motivi, soprattutto perché da una grande mano d’aiuto all’ecosistema delle nostre isole ponziane. Specie per gli impianti di desalinizzazione.

    Ecco perché.

    – Adesso, chi recupera in mare plastica o rifiuti sarà premiato, invece di essere denunciato penalmente.
    Capita spesso che i nostri pescatori quando ritirano le reti le trovino gonfie anche di plastiche varie, di legname da stracquo, di bottiglie di vetro o di metallo.
    Fino a ieri, se i nostri pescherecci raccoglievano questa spazzatura e la portavano in porto, per metterli nei cassonetti, erano passibili di denuncia penale per traffico illecito di rifiuti. Quindi, per evitare di essere denunciati, la ributtavano in mare e buonanotte al secchio.
    Con la “legge Salvamare”, invece, potranno fare la cosa più logica, – cioè portarla in porto e farla smaltire e riciclare.
    E chi lo farà, lodevolmente e assiduamente, riceverà dallo Stato un premio in denaro.

    – Per gli impianti di desalinizzazione, l’art. 13 della legge introduce misure che prima non erano previste, come l’obbligo di una VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale, legge n. 152/2006).
    I dissalatori – cioè – non potranno essere realizzati “a capocchia”, ma ad esempio solo “in situazioni di comprovata carenza di fonti idropotabili alternative economicamente sostenibili”, – com’è ad esempio il caso di Ponza e Ventotene.
    Entro 180 giorni, un Decreto del Ministero della Transizione Ecologica stabilirà i criteri di indirizzo nazionali sull’analisi dei rischi ambientali degli impianti di desalinizzazione e le soglie di assoggettabilità della VIA.

    Questi “criteri sull’analisi dei rischi” devono rassicurare i Ponzesi che il dissalatore in via di realizzazione non produrrà danni all’ecosistema isolano.

    E’ un grande passo in avanti e nella giusta direzione.

    Fino a ieri la VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) non era prevista dalla legge e quindi Acqualatina non l’aveva fatta.

    Ora dovrà farlo e dovrà dimostrare che il dissalatore non produrrà i rischi ambientali che le nuove norme stabiliranno come invalicabili.

    La “legge Salvamare” è un nuovo strumento di protezione dell’ecosistema di Ponza.

    Di conseguenza, il giorno dopo la nostra elezione convocheremo la dirigenza di Acqualatina e metteremo le carte sul tavolo.

    – Rigoroso rispetto del Protocollo del 2015 sulle reti idriche e fognarie e sul nuovo depuratore, senza ulteriori ritardi che a questo punto sarebbero insopportabili.

    – Procedura della VIA per il dissalatore.

    Per Acqualatina la ricreazione è finita.

    CAMBIAMO IL VENTO

    AMBROSINO SINDACO

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top