Ambiente e Natura

Il giro dell’isola: una lezione di Scienze

di Rosanna Conte

Sabato 30 aprile era una bellissima giornata di sole e di mare calmo. La giornata giusta per fare un giro dell’isola senza i disturbi estivi che distraggono molto, anche  lo sguardo ponzese, dall’ammirazione per la bellezza delle nostre coste.

E’ stata una giornata particolare per i nostri ragazzi del primo e secondo anno dell’ITT “Filangieri” che hanno potuto fruire, costeggiando l’isola col barcone della Cooperativa Barcaioli Ponzesi, di una lezione di geo-morfologia impartita dal nostro Antonino Conte che insegna ad Aprilia ed è laureato in Scienze naturali, oltre che in Scienze Ambientali, con tesi e master su Ponza e Zannone.

La giornata, come la precedente lezione teorica, è stata organizzata dal Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane-APS con la finalità di accostare i nostri ragazzi al valore culturale delle nostre bellezze naturali e alla ricaduta su una visione più ampia e sostanziale delle ricchezze della nostra isola a cui poter attingere per progettare attività future.

Erano 22 ragazzi accompagnati da due docenti, la prof.ssa  Daniela Caruso e il prof.  Antonio Ferraiuolo.

Nino (Antonino) ha aperto il dialogo sottolineando che anche lui era stato allievo della scuola di Ponza quando era ancora un Istituto tecnico commerciale (Ragioneria), e che l’amore per le bellezze della sua isola l’aveva spinto a studiarne la geo-morfologia. Anche vivendo su una piccola isola si possono coltivare aspirazioni che danno senso e valore alla propria vita, ma bisogna sempre affrontare seriamente lo studio.

Quando siamo partiti, Nino ha chiesto a Vittorio Spignesi, il nostro capitano, di fare il giro all’inverso per procedere in senso cronologico lungo le coste di Ponza. Ci siamo diretti, così, per  il versante est, abbiamo doppiato Gavi e proseguito lungo la zona occidentale fino a Capo Bianco, dove  la parte più antica, risalente a circa tre milioni e mezzo di anni fa, cede a quella più recente risalente a un milione e mezzo di anni fa circa: Chiaia di Luna, la Guardia, il Bagno Vecchio, la Parata.

I ragazzi, coinvolti, hanno seguito con interesse e anche con  un po’ di stupore.

Veramente noi abbiamo una “pagina” di formazione delle rocce unica al mondo? E sono venuti anche scienziati americani a studiarla?

Da bravo nocchiero, Vittorio ha messo il motore al minimo e ci ha fatto navigare il più possibile sotto costa, dando tempo a Nino di spiegare esaurientemente tutti gli aspetti delle rocce che vedevamo. Partiti alle nove dalla punta del molo siamo arrivati ai Faraglioni della Madonna passato mezzogiorno.

Dopo aver parlato di rioliti e ialoclastiti, e dopo qualche spruzzata di riferimenti storici, dalle cave del Bagno Vecchio per le costruzioni borboniche del Settecento alle vicende della miniera di bentonite, i ragazzi avevano un poco di appetito e per il barcone aleggiava un profumo di sugo. Così, dato fondo all’interno dei faraglioni, Vittorio ha distribuito il classico piatto stracolmo di pasta  che aveva cucinato il suo aiutante.

Questa esperienza ha visto uniti il Centro Studi, che ha progettato, organizzato e finanziato, l’esperienza, la Cooperativa Barcaioli che, trattandosi di ragazzi di Ponza ha abbassato notevolmente i costi del biglietto, Antonino Conte che, venuto per questo scopo da Aprilia, ha fornito le sue competenze con entusiasmo, e naturalmente la Scuola di Ponza nella persona della vicaria Angelida Costanzo che ha curato tutti gli aspetti organizzativi interni.

Mancavano 5 minuti alle tredici quando siamo sbarcati alla punta del molo e facendo un po’ il resoconto della giornata, mentre gli alunni si allontanavano verso casa, abbiamo pensato che l’esperienza era stata proficua e che è da ripetere il prossimo anno.

 

 

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