Racconti

L’angolo di Lianella/25. Le raccomandazioni

di Amelia Ciarnella

Le raccomandazioni più valide sono quelle che ognuno si fa da sé. Un giovane ragioniere, non avendo potuto trovare lavoro in aziende commerciali, entrò nell’arma dei Carabinieri. Dopo poco tempo fu promosso brigadiere e spedito a comandare una caserma in un paesino della bassa Italia, con pochissime case abitate soltanto da contadini che coltivavano pomodori.

Per il giovane brigadiere, innamorato di Roma dove era nato e cresciuto, fu una dolorosa sorpresa ritrovarsi in un posto dove non avrebbe mai immaginato potesse esserci una caserma dei Carabinieri e dove, oltretutto, l’unico intervento più importante, che dovevano fare spesso, era quello di riappacificare i contadini litigiosi che si azzuffavano sempre per futili motivi.

Come si sa, le campagne di giorno sono una meraviglia, ma di notte, specie senza luci, sono una vera tristezza. La prima volta che il giovane brigadiere, non riuscendo a dormire a causa di quella destinazione che gli era toccata, si affacciò alla finestra, ciò che maggiormente lo colpì fu il silenzio, il buio fitto e nero, con un cielo nuvoloso che minacciava pioggia. Inoltre nelle campagne, di notte, in genere, qualche rumore si sente sempre, o di uccelli notturni o di grilli o di cani randagi, ma in quel posto non si sentiva assolutamente nulla. Solo silenzio e basta. Niente altro. Sembrava un deserto di sabbia triste e silenzioso che metteva nell’animo, nel cuore e nell’intero organismo un’ansia terribile angosciosa e opprimente, che lui non avrebbe sopportato a lungo. Anche se i primi giorni, cercò di incoraggiarsi da solo, distraendosi, parlando con qualche subalterno. Ma non di argomenti attinenti al suo lavoro. Di tutt’altro genere. Per non pensare a quel luogo buio e silente, unico al mondo, dove era finito che gli procurava un malessere generale e un estremo sconforto che a lungo andare lo avrebbe portato certamente ad una sicura depressione invalidante. Pertanto, dopo aver trascorso alcune nottate d’inferno e dopo pochissimo tempo dal suo arrivo in quel posto triste e buio, si svegliò una mattina deciso a congedarsi, poiché, se fosse rimasto là, sarebbe stata senz’altro la sua fine.

Si recò quindi al Comando dei Carabinieri e chiese di essere ricevuto dal Comandante.

Fu fatto accomodare nel suo ufficio e, seduto di fronte al Comandante, il povero brigadiere, con la voce un po’ rotta dalla forte emozione e dal magone che doveva nascondere per dignità di uomo, cominciò a esporre le sue intenzioni, ferme e decise, di voler lasciare l’arma congedandosi, spiegandone anche il perché.

Mentre il Comandante ascoltava il racconto del giovane brigadiere, si rivedeva tanti anni addietro, giovane brigadiere anche lui che, capitato nello stesso posto in mezzo a poche case e tanti pomodori intorno, aveva provato la stessa sensazione di forte ansia opprimente e angosciante.

Per cui, volendo aiutare il giovane, gli disse senza alcuna esitazione: “Domani mattina ti aspetto qui.”

Da quel giorno in poi, per ordine del Comandante, il giovane brigadiere fu autorizzato a fare diversi corsi. Prima con le macchine. Poi con gli elicotteri. Al fine di fargli trovare il lavoro che più lo appassionasse per non farlo congedare. Della qual cosa il giovane fu sempre grato al suo Comandante, per averlo capito e sostenuto moralmente nel momento che più ne aveva bisogno. Quindi si preparò con diligenza, impegnandosi al massimo, anche perché gli elicotteri erano sempre stati la sua passione, sebbene non avesse avuto mai il tempo né l’occasione per potercisi dedicare interamente. Ma ora quella occasione gli si presentava, grazie al suo Comandante. E si sentì pienamente soddisfatto.

Rimase in servizio nell’arma dei Carabinieri fino al compimento del minimo della sua pensione, lasciando l’arma col grado massimo di maresciallo maggiore. Dopo di che passò nel privato e continuò felicemente il suo lavoro come istruttore di elicotteri. Istruendo soprattutto giovani stranieri con le quattro lingue che conosceva alla perfezione: l’ inglese, il tedesco, lo spagnolo e il rumeno. Traendo dal suo lavoro grandi soddisfazioni.

Questo giovane era mio figlio.

 

NdR: l’immagine di copertina è tratta dall’agenda storica del 2016 dell’Arma dei Carabinieri

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