Turismo

Ponza ai tempi del Covid

riceviamo in redazione da Piero Vigorelli e pubblichiamo

Ponza impestata dal Covid
Il sindaco dorme
L’opposizione è sveglia
di Piero Vigorelli

E’ da fine gennaio 2022 che non ho più pubblicato notizie sui casi di Covid a Ponza.
L’ho fatto nella speranza che il sindaco e l’Asl di Latina si rendessero conto che la situazione stava andando fuori controllo e prendessero gli opportuni provvedimenti.
Invece nulla di tutto questo è stato fatto.

Nel mese di gennaio di quest’anno, i nuovi casi erano stati 148. Era un chiaro segnale d’allarme.
Nel febbraio 2022, i contagiati a Ponza sono stati 91.
Con gli 11 casi accertati oggi, il 15 marzo, in questo mese siamo già a 58 contagiati.
In due mesi e mezzo del 2022, siamo a 297 casi.

Dal primo caso a Ponza, il 2 novembre 2019, siamo arrivati a un totale di 448 Ponzesi contagiati, – su una popolazione “ufficiale” di 3.445 abitanti e “reale” di circa 2.900, compresi i bimbi.
Se poi si considera che i “residenti invernali” sono al massimo 1.300, capite bene che i numeri sono impressionanti.
Nessuno è stato risparmiato… Bambini, adulti, nonni, vaccinati, no vax, il sindaco, il vicesindaco, consiglieri comunali, la metà degli impiegati del Comune, pescatori, muratori, bidelli, baristi, commercianti, marinai, operai, pensionati, commessi…

Tutta colpa della variante Omicron? D’accordo.
Nel Lazio, nonostante le panzane del governatore Zingaretti, ci sono più contagi della Lombardia, che ha più del doppio della popolazione del Lazio? D’accordo.
Ma è mai possibile che in un’isola, che per definizione è isolata, sia stata colpita così severamente dalla pandemia?

Siamo alla vigilia della stagione turistica. Fra un mese è Pasqua.
La prossima stagione estiva sarà gestita da una nuova Amministrazione Comunale.
L’attuale amministrazione, per completare la serie di danni e macerie già prodotte, vuole lasciare alla prossima un’isola impestata dal Covid, che allontanerebbe decine di migliaia di turisti che amano Ponza?
Per il bene dell’isola e di tutti i Ponzesi, è indispensabile che il sindaco (per un altro paio di mesi) si confronti con l’attuale opposizione e, insieme, si prepari la transizione che le elezioni stabiliranno.

Lo abbiamo proposto per realizzare insieme i progetti per attingere ai milioni che il PNRR mette a disposizione per le isole minori come Ponza.
Non abbiamo avuto risposta. E Ponza perderà quei milioni, che garantirebbero un futuro di prosperità.
Lo proponiamo per far ritornare Ponza “Covid free”.
Guai se anche quest’appello restasse inascoltato.

Siano sanificate le scuole, gli uffici, le strade, i negozi, le Chiese, i mezzi pubblici di trasporto terrestri e navali., i bar, i ristoranti, gli alberghi.
Con tutte le spese inutili o compiacenti che il Comune ha fatto in cinque anni, questi sarebbero soldi spesi bene e per una giusta causa. Anche se fatti a debito.
Sia intensificata una campagna per la dose vaccinale di richiamo, perché sono parecchi i ponzesi che devono ancora farla.
Ci siano controlli veri e severi, perché ci sono stati troppi sbandamenti e occhi chiusi.

Dal 1° aprile, per fortuna, molte restrizioni imposte dal Covid saranno annullate e si potrà ritornare a una vita di comunità più felice.
Ma questa vita sarà infelice, se non saranno prese – subito! – le contromisure per fermare il diffondersi della pandemia a Ponza.
Dobbiamo prepararci per accogliere nel migliore dei modi i turisti, che garantiscono il benessere dell’economia di Ponza.

5 Comments

5 Comments

  1. Tano Pirrone

    15 Marzo 2022 at 23:29

    Caro Vigorelli,
    come Lei ben sa avrei dovuto venire a Ponza la scorsa settimana. Poi un caso di Covid mi ha bloccato. No, non sono io che sono stato male, ma la persona che dovevo incontrare. Onestamente, avendo preparato tutto per un viaggetto di fine inverno in una delle nostre isole più belle, sarei partito comunque, ma le notizie che arrivavano da Ponza non erano delle migliori e mia moglie ed io ce ne siamo rimasti a casa. Vigliaccheria? No, solo civilissima prudenza e cura della propria persona e di quelle con cui si hanno rapporti di continuità! E poi, se proprio insiste, Le dirò che se posso continuare ad essere vivo lo preferisco: è l’unica condizione che conosco e mi ci trovo benissimo. Detesto i no vax, mi sale un vomito prorompente solo a nominare le due parolacce, ma chi non fa nulla per arginare, tenere dentro i limiti, convincere, chi non fa il proprio dovere responsabilmente, quelli, altro che vomito.
    E’ fin troppo facile, caro Vigorelli, prendersela con una giunta allo stremo, voglio vedere che farete voi, pronti alla partenza per riconquistare la posizione. Se così sarà, governate bene, per favore, senza presunzione, con ordine e programmazione, senza particolarismi: tutti i cittadini siano uguali e i parenti e gli amici ancora più uguali. Ve ne tornerà comunque.
    Un italiano non ponzese, vaccinato, che paga le tasse ed è sempre incazzato perché ognuno fa come c**** gli pare!

  2. vincenzo

    16 Marzo 2022 at 09:00

    Il ponzese ha subito come l’italiano due anni di pandemia. Non conosco le percentuali ma la maggior parte dei ponzesi ha seguito le regole imposte da Draghi e Speranza: si è inoculato tre dosi di siero genico. Non oso parlare di vaccino. Quale è stato il risultato? Lo leggiamo dalla analisi di Vigorelli. Adesso siamo in guerra. Il governo dei migliori sceglie di fare sanzioni economiche alla Russia e di dare armi all’Ucraina. Le conseguenze le vediamo già ma peggioreranno con il passare del tempo. La vita in Italia e a Ponza è diventata da due anni impossibile e discriminatoria per i non vaccinati. Si gira ancora con il green pass, tanti sono i disoccupati, e tanti altri sono i sospesi dal lavoro. I ristoratori piangono, gli albergatori sono disperati. Gli autisti di camion, i pescatori scioperano per il caro gasolio. I prezzi aumentano. La grande Europa prende le contromisure e ci dice di abbassare di un grado la temperatura dei nostri termostati. Per fare la spesa non bastano più gli stipendi che sono diventati da fame.
    Intanto Draghi impone la Bolkestein, la riforma del catasto. E dice chiaramente che le attività zombi devono essere abbandonate.
    Riassumendo gli italiani devono: vaccinarsi, stringere la cinghia e prepararsi alla povertà.
    In questo contesto che fanno i ponzesi? Continuano nelle loro egoistiche divisioni. Sperano che la prossima estate porti i suoi frutti e si organizzano cercando di mandare qualcuno in comune per salvare la propria concessione nel 2023.
    Se l’operazione che si sta portando avanti è quella di distruggere la piccola e media impresa, la divisione dei ponzesi favorirà questa operazione e a beneficiarne saranno personaggi esterni all’isola.
    Per scongiurare tutto questo, per opporsi a questo destino bisogna che i ponzesi riacquistino il senno e la solidarietà isolana.

  3. Sandro Russo

    16 Marzo 2022 at 09:36

    Vincenzo, non sei credibile!
    Infatti i ponzesi si sono vaccinati in massa, il personale del comune ha adottato tutte le misure suggerite nei contatti con il pubblico; nei pubblici esercizi, dagli alimentari in poi, tutte le misure sanitarie sono state osservate strettamente.
    Poi la guerra… fomentata direttamente da Draghi…
    Ma facci il piacere! Possibile che la colpa sia sempre degli altri? In tutto questo sfacelo, le tue proposte “costruttive” per uscire dall’impasse riempiono pagine e pagine!
    Un dignitoso silenzio non sarebbe più onorevole?

  4. Tano Pirrone

    16 Marzo 2022 at 10:46

    Cari Vincenzo e Sandro, il cugino di un gabbiano che ha il nido sopra il mio tetto è di Ponza e ogni tanto, quando è qui in visita, si lascia andare a raccontarci (al parente e a me che sono il sovrano di Cinebrescia25) qualche fatterello dell’isola. Dice il Gabbiano “Silverio” (lo chiamo così… un nome a caso!) le vaccinazioni non sono andate come dovevano, ma soprattutto sono stati carenti i controlli: vuoi, perché i controlli, in genere, a Ponza sono scarsi e reputati inutili se non offensivi; vuoi, perché chi dovrebbe (e avrebbe dovuto) gestire le procedure anti-pandemiche ad esse scarsamente credeva.
    Lo dice il Gabbiano Silverio e su di lui ricade la responsabilità. Io nulla so, non c’ero e se c’ero scrivevo!
    Dice ancora che il nuovo sindaco tri-vaccinato sarà più puntuale e governerà con giudizio. Ma qua ci troviamo – dice sempre l’amico Gabbiano – nel campo etereo delle ipotesi e degli auspici. Io so solo una cosa: si può governare solo se si conosce quest’arte, se si rispettano i ruoli, e se si fanno le cose senza demagogia, che è l’opposto vero della democrazia, cioè il governare nell’interesse reale di tutto il popolo, partendo da chi ha più bisogno. I cugini e i parenti in genere non hanno più bisogni a prescindere, e neanche i propri elettori. Insomma, l’arte richiesta è complessa; non è difficile da imparare, basta un po’ di applicazione, capacità di ascolto e la dose giusta di rettitudine.
    Mi sembro il libro Cuore: smetto prima di rimettere la mia garbata colazione.
    A tutti il mio amichevole saluto e tanti auguri.

  5. vincenzo

    16 Marzo 2022 at 15:00

    Che Sandro continui a dire che io non sia credibile, lascia il tempo che trova. Io ho detto che la maggior parte dei ponzesi ha fatto tre dosi, che tutti hanno seguito le prescrizioni, soprattutto i medici di base, con Tachipirina e vigile attesa. La maggior parte dei ponzesi hanno il green pass, quindi niente da eccepire. Sto solo dicendo che malgrado queste indicazioni statali, eseguite alla lettera dai ponzesi, c’è gente che ancora oggi si contagia. Io non sarò credibile, al contrario sono credibili coloro che hanno prescritto questi protocolli? E’ credibile forse per Sandro chi sta costringendo i cittadini italiani a non credere più nel proprio futuro e in quello dei propri figli.

    Tu dici che Ferraiuolo e l’Asl hanno fatto tutto quanto era in loro potere, Vigorelli dice che bisogna fare di più. Io constato che siamo passati da una emergenza sanitaria a quella bellica e a pagare queste emergenze sono i cittadini che si ammalano e continuano a impoverirsi. L’insensibilità del governo dei migliori verso il popolo italiano si vede nelle sue scelte: sono aumentati i finanziamenti agli armamenti e diminuiti i finanziamenti alla sanità e alla protezione dello stato sociale.

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