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Un ricordo di Peppe Tricoli

di Paolo Iannuccelli

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Nove anni sono trascorsi velocemente da quel 22 dicembre del 2012 quando l’amico Giuseppe Tricoli ci ha lasciato improvvisamente.
Non dimenticherò mai quel giorno. In tarda mattinata avevo parlato per una ventina di minuti con Peppe al telefono, le solite piacevoli conversazioni riguardanti Ponza. Ci sentivamo sempre due volte al giorno. Le sue ultime parole: “Ti chiamo nel pomeriggio”. Tutto bene, sino a un’inaspettata telefonata di Umberto Prudente da Welcome’s Bar: “Paolo, ti debbo dare una brutta notizia, è morto Peppe Tricoli”.
La cosa immediatamente mi è sembrata uno scherzo di cattivo gusto visto che ci eravamo lasciati da poco al telefono cellulare.
Dissi: “Umberto, stai scherzando?”. Dalla voce fioca e dal pianto facilmente riconoscibile di Umberto compresi la tragedia.
Mi disse: “E’ accaduto a Sant’Antonio, si è sentito male, nulla da fare”.
Per saperne di più, un immediato contatto con Ricciolino – grande amico del Barone – che era sconvolto.
Distrutto dal dolore sono partito per Ponza, non volevo mancare all’ultimo saluto, era come un fratello.
La sua morte mi ha toccato profondamente, ho pensato a Lella, Alfredo, a tutti i familiari che lo amavano profondamente. Giuseppe – il Barone – ci ha lasciato così in una assolata mattinata di dicembre, mentre scherzava con gli amici sulla piazzetta di Sant’Antonio, il suo regno.

Il lavoro che svolgeva era quello di commercialista, negli anni ottanta aveva ricoperto la carica di vicesindaco di Ponza, aveva mille interessi. La cultura per lui era fondamentale, leggeva tanto: dai libri ai giornali quotidiani, con particolare attenzione alle riviste specializzate in campo turistico e marittimo. Quando entravi nel suo studio ammiravi una biblioteca composta da molti libri sulla millenaria storia di Ponza.
I Tricoli sono arrivati da Lipari all’inizio del 1800, erano considerati anticlericali dai Borbone, per questo subirono qualche sopruso. Giuseppe Tricoli – un illustre antenato – è l’autore della famosa Monografia del gruppo delle isole ponziane. Dopo la costituzione dello stato unitario ha ricoperto la carica di sindaco dell’isola.
Peppe era innamorato del suo scoglio e metteva gratuitamente a disposizione la lunga esperienza nel campo dei trasporti marittimi. Una delle sue passioni era quella di fotografare barche, lo ricordo impegnato sulla salita Galano a osservare la loro provenienza, il tipo di imbarcazione, in poco tempo grazie alle nuove tecnologie riusciva a sapere tutto e scoprire mondi spesso nascosti.

 

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