Ambiente e Natura

Cultura v/s Natura

di Francesco De Luca

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Il volo delle rondini stasera è agitato. Sono in sintonia con le nubi che trapassano lo spazio del cielo, spinte da qualcosa che le urge ma che non si palesa con soffi, ventate, folate. Chissà… il tempo sta cambiando! L’estate progressivamente si ritira e così le rondini sfrecciano nervose, in preda ad un richiamo.

Ponza avverte i mutamenti stagionali perché la sua ‘natura’ fisica vince su quella ‘umana’. Il che è un beneficio, dico io, perché in contrasto con la tendenza dominante, espressa dalla cultura umana, ad allontanarsi dai comportamenti ispirati alla natura per seguire quelli artificiali, quelli ideati e costruiti dall’uomo.

La natura ha sempre rappresentato per le civiltà una ‘maestra’, i cui modelli espressivi venivano osservati, studiati, imitati e adattati.
Nei millenni, l’adattamento si è mutato in interferenza e poi in stravolgimento. La natura oggi serve alla civiltà umana come esercizio di nostalgia, oppure come base per modificare i processi. La ‘tecnologia’ è ampiamente utilizzata per intromissioni, intrusioni e sovversioni nei processi naturali, al fine di rispondere alle pressioni economiche.

Economia, tecnologia, progresso, questi i moventi messi in campo, pressoché universalmente, nelle società umane. A danno della sostenibilità, dell’equilibrio, della bellezza. Il sentimento, proprio dell’uomo, lo si sta emarginando nel settore ‘nostalgia’, come un fattore d’altri tempi, inadeguato e inadatto. Non produttivo.

Così il mutare delle stagioni, sensibile al volo concitato delle rondini, è valutato con indifferenza. E la terra vogliosa d’acqua inaridisce, e le nubi gravide di pioggia rovesciano disastri per le montagne, per i torrenti, per le città.La società si separa nettamente dalla natura (d’altra parte chi ha il vantaggio della volontà ha pure la responsabilità del primo passo).

E la poiana nei suoi ampi giri nell’aere del Fieno guarda gli uomini indaffarati accanto ai filari d’uva. Apprezzare la bellezza della scena, soltanto quella, vale più della monetizzazione della vendemmia anno 2021, per la contentezza di chi si ritrova con gli amici, per la fatica degli operai ingaggiati, per lo stupore della piccola Sofia per la prima volta a immergersi nelle acque smeraldine di punta Fieno.

 

Immagine di copertina.
Volo di rondini II. Opera di Gerardo Dottori

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