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Il certificato vaccinale

di Rosanna Conte

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Da metà marzo, gli abitanti del Lazio che si sono sottoposti a vaccinazione  potranno scaricare online, dal proprio fascicolo sanitario elettronico, il certificato che lo attesti. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, in occasione dell’inaugurazione del nuovo hub alla stazione Termini.

Una misura del genere è in sintonia con le decisioni europee di procedere alla dotazione del Green Pass, il passaporto vaccinale che faciliterà la circolazione nei paesi dell’UE in vista anche dell’estate, la stagione turistica per eccellenza, che è volano di gran parte dell’economia del nostro continente. Chi si sarà vaccinato si potrà muovere in libertà, mentre chi non l’avrà fatto dovrà adeguarsi alle prescrizioni dei tamponi e delle quarantene.

L’assessore D’Amato ha precisato che sarà un certificato in doppia lingua dove verrà segnalata la doppia somministrazione e l’attestazione a firma autenticata attraverso un qr code.

E’ una notizia che riguarda noi ponzesi sia se vogliamo viaggiare sia se vogliamo ospitare.

E’ importante che chi verrà questa estate possa esibire il certificato vaccinale perché saremmo tutti più tranquilli. Ma c’è da aggiungere che dovremmo essere pronti ad offrire un’isola Covid free, cosa che attualmente è impossibile.

Bisognerebbe pensare anche a questo, quando si assumono comportamenti irresponsabili come quelli che hanno determinato il focolaio attuale. L’economia dell’isola è legata anche alla possibilità per chi arriva di non trovarvi occasione di contagio.

L’utilizzo del certificato vaccinale come strumento per controllare che chi arriva a Ponza non porti  il virus potrebbe aiutare, anche se una simile ipotesi inciderebbe sulle presenze sull’isola. Che non sia un’idea peregrina, però, lo testimonia la richiesta che l’ANCIM (Associazione Nazionale Comuni Isole  Minori) ha fatto al Presidente del Consiglio dei ministri, Draghi, e al ministro della Salute, Speranza, di emettere un provvedimento che vada in questa direzione.

Man holding phone with European Immunity passport app. Travel during Covid-19 concept.

Per ora, in attesa che il governo dia direttive prescrittive per tutelare la salute degli isolani, il discorso resta sul piano dell’opportunità.

Pertanto potrebbero i singoli operatori turistici inserire sui propri siti la dicitura che è gradita l’attestazione che gli ospiti abbiano effettuato la vaccinazione anti-Covid,  aggiungendo che,  chi non si è sotto posto al vaccino, potrà comunque arrivare sull’isola, ma dovrà rispettare tutte le regole previste negli spostamenti, come le quarantene e i tamponi.

4 Comments

4 Comments

  1. vincenzo

    8 Marzo 2021 at 10:46

    Ci siamo arrivati alla tessera vaccinale.
    Anche questo era prevista. Da chi? ve lo devo spiegare?

    Guardate la magia di questa emergenza sanitaria infinita, dura da un anno ormai.
    Si susseguono DPCM uno al mese vedete benefici?
    Ma i capi non sbagliamo sono i cittadini irresponsabili che non seguono gli ordini.

    A Ponza stamattina mi dicono che i casi aumentano eppure vedo un cimitero di anime, forse gli untori gireranno di notte?

    Nessuno parla di cura.
    Io dico che ci sono, per fortuna ancora dei medici, che fanno ancora i medici e nessuno su P. R. sottolinea l’evento straordinario: ci sono medici di base che curano ancora le persone e con successo malgrado gli ordini dei vertici!

    Medici di base che curano il covid e nessuno muore, vi sembra poco? In televisione sentite parlare di questo?

    Tutti al contrario pubblicizzano le nuove predisposizioni emanate dai vertici.

    Ma la gente ha fiducia dei governanti o ha paura del Covid?

    Ha paura del Covid per cui si stringe intorno a disposizioni governative con fiducia?

    Abbiamo fiducia di governanti che un attimo prima si facevano la guerra l’un l’altro?

    Quale è la magia di Draghi di tenere insieme questi politicanti

    ? Salvini con Renzi, Di Maio con Berlusconi?

    Siamo passati da Conte a Draghi, dall’avvocato del popolo al banchiere: che cosa è cambiato?

    I cittadini da un anno seguono le disposizioni governative; da un anno hanno rinunciato ai loro diritti costituzionali eppure le cose non migliorano, anzi peggiorano.

    Arriva la tessera sanitaria evviva.
    Diciamo evviva almeno da 10 anni, da quando ci imposero il super economista Monti e l’Italia va sempre più indietro e gli italiani diventano sempre più poveri e deboli.

    Siamo più poveri e deboli come ci volevano e in balia di poteri eccezionali che sospendono a tempo indeterminato i diritti costituzionali.

    Non possiamo più pensare. Gli italiani non devono più pensare.I medici di base, quegli eroi, hanno dovuto fare ricorso al TAR per avere ragione delle loro azioni sanitarie che producevano vita e non morte. E’ assurdo? Ormai non è assurdo più niente.

    Gli italiani, brava gente, non devono più pensare ma solo obbedire. Combattere e obbedire!

    Cara Rosanna dopo la tessera sanitaria spero che arrivi la tessera Annonaria, perché siamo in guerra e gli italiani sono alla disperazione.

  2. Rosanna Conte

    8 Marzo 2021 at 16:07

    Come al solito, Vincenzo, alzi il gran polverone che tutto annebbia e mescola e impedisce di ragionare.
    Il primo punto è che sei contrario al certificato vaccinale perché…? Non lo dici e vorresti che noi l’intuissimo con l’accostamento alla tessera annonaria dei tempi di guerra.
    Sarebbe opportuno che tu dicessi chiaramente perché ti da fastidio e, bada bene, non perché io ritenga che debba essere accettata da tutti, ma perché se vogliamo che gli altri rispettino le nostre idee, dobbiamo prima di tutto esporle con semplicità e chiarezza.
    Secondo punto. Tu affermi che il covid imperversa nonostante le misure restrittive e i DPCM, che sono uno strumento operativo delle decisioni prese per arginare questa pandemia, ma anche tante altre situazioni, E’ di una tale ovvietà questa affermazione… Se bastassero solo le misure restrittive e i DPCM non avremmo bisogno dei vaccini e avremmo risolto già lo scorso anno il problema. A parte il fatto che questo nulla ha a che fare col certificato vaccinale, affermazioni del genere di cui traboccano i social non aiutano a comprendere il fenomeno e sono abbastanza deleterie perché fanno perdere di vista i fondamentali della lotta al covid.
    Terzo punto. Altra riflessione che nulla ha a che fare col certificato vaccinale. Nessuno parla dei medici che curano a casa gli ammalati e Ponza racconta non ne parla. Che assurdità! Con tutti i contagiati che ci sono e ci sono stati, è ovvio che quelli che non sono stati ricoverati sono stati curati a casa e secondo le direttive che la medicina prescrive. Sai quanti ne conosco io di persone curate dai medici a casa!? Ma cosa c’è di straordinario. Si sa che in ospedale ci vanno le persone più fragili o quelle il cui organismo non riesce a rispondere al virus. Il problema interno al problema è che, se per molti che presentano fragilità conclamate si può prevedere, per gli altri, tra cui molti giovani e tante persone sane, non è prevedibile. Ma su questo gli studi procedono. Eh, già, perché mentre noi facciamo chiacchiere e creiamo allarmismi fasulli, accanto a preoccupazioni reali, c’è chi lavora giorno e notte per saperne di più. Ma non per sentito dire o per ipotesi strampalate, ma con l’osservazione, lo studio e la verifica delle ipotesi impostate scientificamente.
    Quarto punto. La fiducia nei governanti. Questi possono essere oggetto di riflessione se parliamo di certificato vaccinale, ma non nella prospettiva da te usata. Si è sempre detto, dal primo momento della pandemia, che l’unico argine sarebbe stato il vaccino. Adesso c’è, anzi ce ne sono diversi. E’ questo il momento in cui si deve intervenire per bloccare il virus e , anche molto velocemente, prima che arrivino varianti che lo renderebbero meno incisivo. E’ su questo che vanno misurate le politiche di Conte e di Draghi, non su un generico “Non è cambiato niente”, perché non poteva cambiare nulla prima del vaccino. Prima si poteva solo giostrarsi fra aperture e chiusure per cercare di arginarne la diffusione.
    Mi fa piacere che i diritti costituzionali siano da te considerati inalienabili. Anch’io la penso così. La salute, in questo momento è un diritto costituzionale che viene minacciato dal virus, ma anche dal comportamento irresponsabile di molti superficialoni e dalle aride discussioni di chi la butta in caciara per far vedere che esiste. Credo che in tutto quello che è successo, il ministro Speranza sia riuscito a rendere sempre prioritaria la tutela della salute. E questo dovrebbe almeno tranquillizzarci. Che ci siano divieti di circolazione, nei momenti più gravi della lotta al covid, va letto come azione di tutela del diritto costituzionale alla salute dei più deboli.
    E qui mi fermo.

  3. vincenzo

    8 Marzo 2021 at 18:33

    Come al solito la professoressa Rosanna mi trova fuori tema.
    Ci riprovo.
    il tema:il certificato vaccinale.

    Svolgimento:

    Il certificato vaccinale è una buona cosa. L’ha inventato per primo l’assessore della nostra regione Lazio. Io abito in una isoletta che si chiama Ponza e i primi di marzo sono stati vaccinati gli under ottantenni ma anche gli insegnanti, i militari e la protezione.
    Dovranno fare il richiamo al prossimo giro,il tempo tra la prima vaccinazione e l’altra dipende dal tipo di vaccino, varia dai 20 30 giorni. Non stanno in quarantena i vaccinati continuano a svolgere le loro attività. La campagna vaccinale continuerà ed entro la fine di maggio tutti i ponzesi saranno vaccinati quindi saranno immuni e salvi. È giusto quindi che una tessera vaccinale attesti questo fatto e sarà giusto far venire nella nostra isola solo turisti che hanno la tessera vaccinale in regola. Le forze dell’ordine spero che saranno coinvolte nel controllo della tessera vaccinale all’imbarco e allo sbarco a Ponza e anche per un controllo capillare di tutte le imbarcazioni in rada. Ai posti di blocco i militari oltre alla patente di guida e libretto chiederanno anche la tessera vaccinale. Nessuno pensi che questa è una dittatura ma è tutto fatto per il nostro BENE. Io sono molto contento di vivere in uno Stato democratico che pensa alla mia salute e quella dei miei cari senza trascurare di farmi essere libero.
    Fine del tema

  4. Rosanna Conte

    8 Marzo 2021 at 19:31

    E’ difficile avere a che fare con chi non vuol capire e che usa consapevolmente lo strumento della confusione per rimestare negli animi delle persone. E’ la stessa tecnica dei politici che non hanno nulla da dire ed hanno bisogno di follower. Con loro il dialogo rischia di diventare perdita di tempo

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