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Ponzaracconta. Istruzioni per l’uso. Astenersi perditempola Redazione . Registriamo con rammarico, sull’isola e fuori, un progressivo degrado del confronto di opinioni che dalle “chiacchiere da bar” invade i social e da qui – purtroppo – si trasferisce anche al nostro sito. I detrattori di Ponzaracconta non si fanno scrupolo di riversare il peggio delle loro deiezioni (leggi letame) sul sito e sui suoi contenuti, come pure sui collaboratori e redattori che vi lavorano. Le modalità della denigrazione sono diverse. Poi ci sono quelli che hanno scambiato Ponzaracconta per un tassì, ne hanno parlato male/malissimo in passato e lo faranno ancora in futuro (non avendo fatto una decente e doverosa autocritica): ma “lo prendono” per spostarsi, per avere visibilità in tempi grami. E ancora quelli che un giorno chiedono ospitalità per pubblicare un articolo o una replica, e dopo qualche giorno – magari attraverso un “congiunto” – accusano il sito di “raccontar balle”, escamotage parolaio al cui potenziale denigratorio abbiamo sempre opposto la qualità dei nostri interventi, convinti come siamo che l’intelligenza (da non confondere con la cultura), trova sempre una sua strada per arrivare alla comprensione dei fatti se agisce senza pregiudizi. Il fatto è che con i suoi nove anni e mezzo di vita e con i suoi oltre 11.000 articoli, Ponzaracconta non ha bisogno di appoggiarsi a nessuno. Ha un suo orgoglio e una propria autonomia e tante cose ha visto passare… È nata al trapasso tra l’amministrazione Porzio e l’insediamento del commissario prefettizio; ha attraversato – e non è stato un cammino lastricato di fiori – tutta l’era Vigorelli; ha sostenuto lealmente l’avvicendamento con Ferraiuolo fino a che è stato umanamente possibile. Ma sempre – sempre – il Sito e l’Associazione Ponzaracconta hanno mantenuto un’autonomia di giudizio e uno sguardo equanime sui fatti anche grazie ad una redazione variegata (…una reale garanzia contro gli estremismi), ma affiatata e coesa nelle grandi linee di indirizzo. Gli ultimi episodi di intolleranza e le franche offese hanno fatto suggerire a qualcuno della Redazione di ignorare i detrattori e continuare per la nostra strada; per altri – proprio per aver creduto, bene o male, in questa amministrazione – abbiamo l’obbligo di chiedere conto del suo operato. Il confronto in Redazione, su questi temi, è aperto. Ponzaracconta è sempre stata aperta al confronto; di questo tutti ci devono dare atto. La Redazione Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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