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Undicimila, un traguardo pieno di malinconia

di Luisa Guarino

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Eravamo così spensierati mille articoli fa, non ce ne rendevamo conto. Non solo perché celebravamo insieme i 10.000 articoli pubblicati, ma perché in quel momento, senza consapevolezza alcuna, vivevamo la nostra magnifica, banale, quotidianità. Era la prima metà di luglio, l’estate era più di una promessa, San Silverio era passato da poco.
Oggi che tocchiamo gli 11.000 pezzi pubblicati è molto più semplice guardare indietro, che vedere quanto abbiamo intorno, o intravedere un futuro, benché minimo.

Mille articoli fa c’erano grappoli di palloncini colorati a scandire la circostanza festosa, e in tanti hanno voluto condividere con noi le pagine virtuali del sito con un contributo scritto: redattori, collaboratori, amici. Vogliamo ricordarli tutti ancora una volta, anche perché facendo un’analisi a ritroso mi sono resa conto di averne all’epoca involontariamente trascurato qualcuno.
Come quasi nove mesi fa procedo in ordine di apparizione, senza dimenticare nessuno: Francesco De Luca, Rita Bosso, Gabriella Nardacci, Silveria Aroma, Tonino Esposito, Franco Zecca, Sang’ ‘i Retunne, Dante Taddia, Martina Carannante, Pasquale Scarpati, Silverio Guarino, Adriano Madonna, Giuseppe Mazzella di Rurillo, Paolo Iannuccelli, Antonio Capone, Sandro Romano, Enzo Di Fazio.

Il traguardo odierno è di undicimila pubblicazioni, e in questi mesi Ponzaracconta si è arricchita di molte nuove firme, qualificate e rigorose, che rendono ancora più interessanti e appetibili le nostre pagine. Nel frattempo inoltre anche il numero dei commenti ha subìto una notevole impennata: tra non molto saranno ottomila, dando così un segno forte della vivacità della nostra realtà editoriale.

A questo proposito mi piace ricordare che lo scorso mese di febbraio abbiamo compiuto nove anni di vita, e anche quella è stata un’occasione bellissima da festeggiare, già tutti proiettati verso le dieci candeline del 2021.
Nel giro di un mese da allora la vita di noi tutti e del mondo intero è stata stravolta: ciò ha comportato un incremento di articoli che hanno affrontato i temi più cogenti del momento: sanità, storia, politica, società, economia, in una visione sia nazionale che europea e mondiale.
Il momento che viviamo è drammaticamente critico: ecco perché non riusciamo a gioire a pieno per l’importante risultato di impegno lavorativo raggiunto. Ciò nonostante continuiamo a restare al nostro posto, non solo per fare informazione in maniera puntuale e obiettiva, ma anche per fornire una chiave di lettura attenta e chiara, per contrastare alcuni segnali che nel nostro Paese appaiono sempre più preoccupanti.

Non per questo perdiamo di vista la nostra isola, in cui la paralisi che colpisce tutta la nazione fa riaffiorare condizioni e problemi atavici, con previsioni a dir poco drammatiche per il turismo, la molla più importante dell’economia.
Il ritorno alla coltivazione di prodotti tipici del posto, la valorizzazione dell’enogastronomia locale possono allora rappresentare quella svolta indispensabile per reinventarsi, reagendo all’emergenza, per prospettare un futuro in cui tutti, dicono, dovremo essere diversi da ciò che siamo ora. Per Ponza potrebbe essere un’occasione per il cambiamento? Difficile dirlo, anche solo immaginarlo. Nel frattempo l’agone politico comincia a scaldarsi: il 2022 si avvicina a grandi passi, e in maniera non ancora palese la campagna elettorale è cominciata. Ed è anche un modo per non essere troppo concentrati sull’emergenza.

Fatto sta, due mesi fa Ponzaracconta festeggiava nove anni di vita: in Italia eravamo ancora sereni, innocenti, tanti di noi si credevano immortali. Un mese fa invece tutte le nostre certezze sono state stravolte e siamo precipitati nella paura e nel dolore, un dolore che è anche esistenziale e che al momento ci sembra insuperabile.
Consapevoli di questa tristezza e di questa malinconia, guardiamo comunque con riconoscenza e consapevolezza alla linea di traguardo dei nostri undicimila articoli.
I dodicimila dovranno essere per forza migliori, e raccontare ancora tante cose belle di noi.

1 Comment

1 Comments

  1. silveria aroma

    5 Aprile 2020 at 09:35

    Buongiorno e congratulazioni, 11 è un numero primo che mi piace e mi rimanda un’idea di stabilità.
    E’ una domenica assolata oggi sull’isola, una domenica in cui avremmo potuto trascorrere il tempo fuori; far benedire il ramoscello d’ulivo, andare a pranzo dai parenti, allungare il passo verso sentieri o spiagge… Invece restiamo a casa, educati da settimane a suon di decreti, ammonimenti e numeri catastrofici… meno rumorosi, meno superficiali, con le dita incrociate a invocare la speranza.
    Per molti di noi isolani questa domenica avrebbe dovuto segnare il passaggio da una stagione all’altra, il passaggio tra l’avere molto tempo a disposizione e il non averne affatto, invece stiamo andando incontro ad una Pasqua surreale silenziosa, e silenziata. Intanto la secca corona di spine fiorisce in chiesa; piccolo miracolo per qualcuno, segno di speranza per molti altri, prova inconfutabile che la vita ricomincia anche quando pare ne sia scomparsa ogni traccia… eppur si muove: la vita!
    Buona Domenica delle Palme, e che sia buona, e di pace.

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