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Immacolata 2019. Ave maris stella. La lode più esultante, quella che compendia il nostro rivolgerci da ponzese alla Madonna Immacolata è: Ave Maria – stella del mare. Molti sono i canti che includono questa espressione. Noi la ripetiamo con enfasi, talvolta dimenticando che quell’AVE è una esclamazione. Quella che l’Angelo rivolse a Maria prima di annunciarle le disposizioni di Dio Padre. Ave, un saluto, come a dire SALVE. Don Luigi Dies certamente la mutuò da un celebre salmo ‘Ave maris stella’, accompagnato, nella liturgia, dal canto gregoriano. È celebre quel salmo perché svetta nella produzione gregoriana. Penso però che in noi, isolani di poca erudizione e di tanto sentimento, l’Ave Maria stella del mare, abbia avuto presa perché si riporta in modo immediato al mare, al compagno insostituibile della nostra esistenza. È come se, attraverso quella espressione, la Madonna si avvicini di più alle nostre esistenze. Da figura sublime diviene nostra compagna. E infatti, se mi permettete la nota, la Madonna Immacolata, don Luigi ce la presentava a noi, giovani dell’ Azione Cattolica, non tanto come Madre bensì come Compagna, come amica di cammino. Non ho preparazione da catechista e pertanto le mie considerazioni non sono fondate su dottrina bensì sul sentimento. Stella del mare. Perché l’esistenza è come un mare. Vasto, procelloso e appagante. Poter godere di una stella, di un faro, di una luce che irradi il cammino è da fortunati. E noi lo siamo. Perché alimentiamo un sentimento di forte trasporto. Per la nostra isola, per coloro che circondano la nostra vita, per gli ideali che professiamo. Riporto il canto gregoriano col testo: Ave maris stella.
Riporto la nostra canzone. Ave Maria, stella del mare:
Da YouTube il salmo ‘Ave maris stella’: . .
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