Ambiente e Natura

Il manifesto delle “Sardine”

proposto dalla Redazione

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Gira in rete. E’ un bel documento, positivo e di speranza. Lo prendiamo come un augurio dopo tanto silenzio, e lo pubblichiamo volentieri.

“Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita.
Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. L’avete tesa troppo, e si è spezzata. Per anni avete rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini: avete unito verità e menzogne, rappresentando il loro mondo nel modo che più vi faceva comodo. Avete approfittato della nostra buona fede, delle nostre paure e difficoltà per rapire la nostra attenzione. Avete scelto di affogare i vostri contenuti politici sotto un oceano di comunicazione vuota. Di quei contenuti non è rimasto più nulla.
Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare.
Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara.
Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete.
Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare.
Adesso ci avete risvegliato. E siete gli unici a dover avere paura. Siamo scesi in una piazza, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo contati. E’ stata energia pura. Lo sapete cosa abbiamo capito? Che basta guardarsi attorno per scoprire che siamo tanti, e molto più forti di voi.
Siamo un popolo di persone normali, di tutte le età: amiamo le nostre case e le nostre famiglie, cerchiamo di impegnarci nel nostro lavoro, nel volontariato, nello sport, nel tempo libero. Mettiamo passione nell’aiutare gli altri, quando e come possiamo. Amiamo le cose divertenti, la bellezza, la non violenza (verbale e fisica), la creatività, l’ascolto.
Crediamo ancora nella politica e nei politici con la P maiuscola. In quelli che pur sbagliando ci provano, che pensano al proprio interesse personale solo dopo aver pensato a quello di tutti gli altri. Sono rimasti in pochi, ma ci sono. E torneremo a dargli coraggio, dicendogli grazie.
Non c’è niente da cui ci dovete liberare, siamo noi che dobbiamo liberarci della vostra onnipresenza opprimente, a partire dalla rete. E lo stiamo già facendo. Perché grazie ai nostri padri e nonni avete il diritto di parola, ma non avete il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare.
Siamo già centinaia di migliaia, e siamo pronti a dirvi basta. Lo faremo nelle nostre case, nelle nostre piazze, e sui social network. Condivideremo questo messaggio fino a farvi venire il mal di mare. Perché siamo le persone che si sacrificheranno per convincere i nostri vicini, i parenti, gli amici, i conoscenti che per troppo tempo gli avete mentito. E state certi che li convinceremo.
Vi siete spinti troppo lontani dalle vostre acque torbide e dal vostro porto sicuro. Noi siamo le sardine, e adesso ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto”.
“E’ chiaro che il pensiero dà fastidio, anche se chi pensa è muto come un pesce. Anzi, è un pesce. E come pesce è difficile da bloccare, perché lo protegge il mare. Com’è profondo il mare”.

 

 

1 Comment

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  1. Rinaldo Fiore

    25 Novembre 2019 at 09:32

    Gli impegni mi hanno impedito di seguire attentamente “il popolo delle sardine” e le repliche di Salvini ma una lettura mia personale degli aventi recenti ce l’ho e la esprimo.
    I giovani e altri meno giovani sono usciti allo scoperto nella lotta contro la violenza sulle donne, contro la mafia e oggi, contro una certa politica di destra rappresentata da Salvini.
    La critica severa a comportamenti verbali e non, di certa “destra” da parte del popolo delle sardine è un ottimo segno di risveglio sociale, ma bisogna stare attenti a non selezionare, con una specie di scheda del positivo-negativo, popolazioni di sardine possessori di verità e unici rappresentati “politico-sociali” del Paese.
    Non è vero che la sinistra o certa sinistra sia l’unica depositaria della governabilità del paese: a testimonianza di ciò ci sono i milioni di persone che, con il loro credo personale, non la pensano in questo modo. A distanza di oltre settanta anni si ripropone il concetto che solo “la sinistra” abbia portato avanti la rinascita di questo paese, che solo la sinistra possa governarlo: ora c’è anche il M5S – largamente in confusione ma c’è – e quindi bisogna prenderne atto.
    Il popolo delle sardine assume valore culturale e sociale importante finché consente agli altri, a tutti, a tutti coloro che non si esercitano con la violenza, di manifestare le proprie opinioni: se tu impedisci ad una persona di parlare fai una violenza che seleziona gli oppositori, impedendo loro di esistere; se questo gioco si moltiplica aumenta il disagio di coloro che la pensano diversamente e il paese non cresce, non matura. Solo i comportamenti e le azioni concrete positivi possono selezionare una sana crescita culturale di tutta la popolazione tale che si possa iniziare ad abbattere l’attuale disastro economico-politico-sociale: si vince e si governa il Paese con le azioni positive concrete programmando per i prossimi 5-25 anni e più lo sviluppo del Paese, lasciando ai vari governi che si succederanno le strutture portanti del futuro, non spoil system ma common sistem
    Dietro il popolo delle sardine si mimetizzano “intellighenzie” molto interessate a mantenere lo statu quo per difendere i propri interessi, mascherati da interessi culturali: spetta a tutti collaborare a far crescere il paese con il rispetto delle opinioni degli altri lasciando le decisioni, che pur devono esserci, a chi è deputato a governare a tutti i livelli…
    Sinteticamente ho espresso il mio pensiero; ci tornerò spiegandolo meglio…

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