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Una canzone per la domenica (31). Come fu che Cat Stevens divenne Yusuf Islamproposto da Sandro Russo . Anche se è lunedì, sempre la “Canzone per la domenica” rimane..! Alcuni artisti sono emblematici per più di un motivo. Prendiamo Cat Stevens (nato Steven Demetre Georgiou, da padre greco-cipriota e madre svedese, a Londra nel luglio ’48 (precisamente a Soho, il quartiere dei ristoranti e della “vita”). Cresciuto tra le musiche greche che si suonavano nel locale e poi vissuto nell’esplosione creativa della swinging London della metà degli anni ’60. Nella buona biografia che Wikipedia gli dedica – ci sono le tappe importanti della sua vita, una lunga permanenza in sanatorio per una tubercolosi; dal nome “Cat” – Hai gli occhi come quelli di un gatto -, attribuitogli da un’ammiratrice, alla definizione di uno stile personale – “chitarre acustiche in primo piano, sonorità delicate, richiami alla tradizione greca, testi a metà strada tra la canzone d’amore ed il misticismo, il tutto condito da una calda vocalità” (Wiki) – premiato dai primi successi. Ma soprattutto la caratteristica di “testimone dei tempi” che gli dà – ai miei occhi, almeno -, un’aura mitica. Ebbe la sua formazione in una atmosfera frizzante di multi-culturalità in un ambiente stimolante (la sua somiglia un po’ alla storia di Demis Roussos); inoltre una “curiosità” nei confronti del “senso della vita” e delle religioni lo portò al clamoroso gesto di abbracciare la fede musulmana (sembra in seguito ad uno scampato pericolo di vita, nel 1977 di poco successivo alla lettura del Corano regalatogli dal fratello). Di Cat Stevens / Yusuf Islam vorrei presentare qui due canzoni. Sad Lisa (tratto dall’album Tea for the Tillerman; novembre 1970) . . La seconda è un super-classico, emblematica (e molto citata) della dialettica genitori-figli al tempo dei “figli dei fiori”. Mi è sembrata alquanto datata invece ad ascoltarla adesso, ora che anche in quei rapporti tutto è cambiato. Father and son . . Father and son It’s not time to make a change, I was once like you are now, and I know that it’s not easy, How can I try to explain, when I do he turns away again From the moment I could talk I was ordered to listen It’s not time to make a change, Find a girl, settle down, All the times that I cried, keeping all the things I knew inside, Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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