





|
|||
Ottobre. Un mese, un racconto. La leggenda del Core Ma il destino è scritto ma non conosciuto. Così avvenne che la figlia del Re dei Giganti attirò l’attenzione di un Dio del mare. La vedeva ogni giorno bagnarsi fra la spuma delle spiagge, e la bellezza del suo corpo era irresistibile. La giovane amava l’acqua e l’attenzione di quel Dio che con le onde la blandiva, la carezzava, la abbracciava teneramente e segretamente dissipò ogni antico contrasto e la dispose all’amore. Poi avvenne che all’amore subentrò l’indifferenza. La ragazza desiderava nuove accortezze, entusiasmi mai provati, mentre il Dio del mare, suo sposo, s’ appagava di mirarla fra le trasparenze acquee, nel biancore della sabbia, fra il ceruleo degli scogli. Incominciarono i tradimenti e i litigi. Si susseguivano giorno dopo giorno. Finché fu evidente agli occhi del Dio che ella infangava il suo amore. Allora si incattivì. E mentre ella nuotava armoniosamente fra scoglio e scoglio aizzò una improvvisa bufera. Il mare si increspò, diventò enorme e trascinò il corpo di lei sulle rocce. Lo dilaniò e ne stava frantumando le parti quando il Dio, ad eterna memoria, prese il cuore e lo gettò sulla roccia di quella insenatura. Ed esso è ancora lì, enorme e sanguinante, perché sia per sempre evidente come l’amore del Dio fosse grande e come palpitante e vivo quello della sua donna. Dal libro Isole da scoprire – Salvatore Perrotta – Editrice Libreria del Mare – pag. 29
Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone |
Commenti recenti