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C’era una volta la Protezione Civile…
Una sera di diverse settimane fa una signora di 85 anni, che vive da sola con una badante dell’Europa dell’Est, ha avuto un malore con perdita di coscienza. A questo punto, notte tarda, sono iniziati i problemi in quanto non si sapeva come riportare a casa la donna : anziana, sola, non deambulante, con importanti barriere architettoniche per accedere all’abitazione. Una volta bastava… “fare un fischio” (precisamente si componeva un numero telefonico dedicato che tutti gli operatori della sanità avevano) e, nel giro di pochi minuti arrivavano i volontari della Protezione Civile che provvedevano a trasportare, gratuitamente, a qualsiasi ora del giorno e della notte, il malcapitato al proprio domicilio (o, meglio, dove occorreva). Il Comune di Ponza ha avuto, nel 1988 il merito di essere stato quello che ha avuto la prima squadra comunale di Protezione Civile della Regione Lazio, grazie all’interessamento del dott. Alessandro Romano che per anni ne è stato il coordinatore responsabile volontario. Si è già accennato prima al fatto che vi era un numero telefonico dedicato ; a me stesso è capitato più volte di aver avuto bisogno dell’intervento della Protezione Civile, sempre per problematiche riguardanti il trasporto di persone ammalate e, quando chiedevo la presenza di due volontari, a volte ne arrivavano anche più di due in poco tempo. Non so quali siano stati i motivi – anche se li immagino -, ma l’uscente amministrazione comunale mandò via sia il coordinatore dott. Alessandro Romano che i volontari. Si dice che ne siano stati nominati altri (mai visti!) assieme ad un nuovo coordinatore (uomo, donna, altro..? non si sa!). Nel frattempo è un bel po’ che è sparita da Ponza, assieme all’ ambulanza piccola, anche l’autobotte (“Fresia”) molto utile sia nello spegnimento di incendi che per il trasporto di acqua potabile a famiglie che, per vari motivi, potessero averne necessità improvvisa. Per fortuna l’autobotte è ritornata a Ponza in data 19/06/2017. Per l’ambulanza piccola, invece, si sta già provvedendo a che ritorni presto sul nostro territorio assieme ad un gruppo funzionale (e funzionante) di Protezione Civile. 2 commenti per C’era una volta la Protezione Civile…Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Caro Isidoro,
chi fa volontariato di Protezione Civile sa bene che non deve aspettarsi nulla non solo dal punto di vista della remunerazione, ma anche da quello della gratificazione. Purtroppo, spesso proprio i beneficiari del soccorso non si rendono conto della “missione laica” che compiono i volontari di Protezione Civile, considerandola come un dovuto.
E fin qua stiamo nel carattere proprio del Servizio: “non sappia la destra quello che fa la sinistra”.
Ma a Ponza negli ultimi tempi si è verificato l’incredibile, si è andati ben oltre la semplice pretesa.
Il volontariato è stato mortificato fino ad arrivare al disprezzo e al dileggio, disperdendo quel patrimonio prezioso fatto di umanità e capacità che sarà molto difficile recuperare.
E mi fermo qua per non innescare inutili polemiche.
Comunque, caro Isidoro, grazie di cuore anche a nome dei volontari di Ponza. Quelli veri.
Sandro
Caro Isidoro,
bene hai fatto a porre in evidenza una problematica a cui tutti noi teniamo. Togliere un presidio di volontariato di protezione civile che tutto il mondo ci invidia – per organizzazione, umanità, capacità operativa “e diritto ad essere soccorsi con professionalità”, come abbiamo potuto constatare anche nelle ultime emergenze che hanno colpito la nostra Italia -, è stato per la nostra Isola un colpo al cuore.
Un presidio che Ponza deve avere! Spero che la nuova Amministrazione riallacci i fili con le autorità competenti per farlo tornare.
Grazie