Ambiente e Natura

Ponza reagisca se non è Pasquale

di Francesco (Franco) Schiano
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Ponza e i ponzesi non possono continuare a fare come Totò. Il quale, a chi lo gonfiava di schiaffi scambiandolo per Pasquale, rispondeva: che me ne importa, tanto io non sono Pasquale.

Ormai non si contano più le volte che Ponza è Pasquale e prende vagoni, anzi traghetti, carichi di schiaffi.

Metti questa storia della Laziomar del nuovo corso gestita dagli armatori campani riuniti in una sorta di cartello con il quale di fatto, non solo hanno eliminato ogni tipo di concorrenza, con buona pace dell’Antitrust, ma attingono anche a copiosi contributi pubblici.
Insomma hanno inventato una nuova forma di monopolio: il monopolio assistito, con tutta una serie di “furbate” atte a spartirsi la torta tra loro, che meriterebbero uno sguardo più attento da chi di dovere.

E’ ogni giorno più evidente che il servizio di collegamento marittimo con le isole Ponziane, gestito dalla Laziomar del nuovo corso, segue solo ed esclusivamente la logica privatistica del profitto, dimenticando sistematicamente e con sempre maggiore, inquietante frequenza i diritti dei cittadini in ordine ai sacrosanti principi della continuità territoriale, troppo noti perché stiamo qui a ricordarli.

Senza parlare della assoluta palese e incontestabile inidoneità dei tanto decantati mezzi “nuovi” che ci hanno propinato al posto dei “vecchi”, è sotto gli occhi di tutti come sia vertiginosamente scesa la frequenza delle corse effettuate durante il periodo non turistico in questi ultimi due anni.

La partenza anticipata del Tetide dell’altra sera è l’ultima goccia, l’ultimo schiaffo.
Un pericoloso, intollerabile precedente che mette in discussione la permanenza notturna del traghetto a Ponza. Una conquista costata anni di lotte contro burocrazia, comandanti pavidi e una cultura certo non isola-centrica, rischia di essere buttata alle ortiche, forse anche inconsapevolmente.

Non si può più continuare a far finta di non essere Pasquale, altrimenti continueranno a gonfiarci di schiaffi.

e mo basta

1 Comment

1 Comment

  1. Giovanni Conte di Silvano

    4 Marzo 2016 at 20:24

    Qui di inconsapevoli ci sono solo i ponzesi che non hanno più un collegamento sicuro, a comiciare dagli orari estivi (chi è andato a chiedere il perché di tutto ciò si è sentito rispondere: “Tanto i ponzesi d’estate non partono”), fino alle ultime vigliaccate della Laziomar. 
    Mandiamoli via..!

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