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La trilogia del Titanic, di De Gregori. (1). L’abbigliamento di un fuochista
Abbiamo già visto come i naufragi possono essere raccontati in tanti modi. Fabrizio De André ha utilizzato una tragedia del mare avvenuta nel porto di Genova per una metafora oscura sull’Italia degli anni ’70 (leggi qui). Lo fa girandoci intorno, parlando d’altro e senza mai nominare il naufragio se non per accenni ben nascosti nel testo. La copertina dell’album, disegnata da Peter Quell, è basata sulla foto di un merluzzo su di un piatto in un frigorifero accanto a un limone tagliato, fatta da De Gregori e colorata dall’artista italo-americano La prima canzone della cosiddetta “trilogia del Titanic” è una ballata che si richiama alla tradizione popolare, e racconta una storia di emigrazione attraverso il doloroso dialogo madre-figlio sullo sfondo della tragedia; eseguita da De Gregori in Titanic insieme a Giovanna Marini, verrà reincisa dai due nell’album in comune Il fischio del vapore (2002). . Ascolta qui il brano da YouTube; sotto è riportato il testo . . L’abbigliamento di un fuochista Figlio con quali occhi Ma mamma a me mi rubano la vita Figlio con quali occhi e quale pena dentro al cuore, Ma Mamma io per dirti il vero . [La trilogia del Titanic. (1) – Continua qui] Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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