Ambiente e Natura

“Questo è un assaggio”. La foto di Chiaia di Luna alla stazione Termini

di Sandro Russo

 

Si passa distratti davanti all’ingresso laterale della stazione Termini (quella su via Marsala, per intenderci, davanti al caffè Trombetta dove ci si danno gli appuntamenti) e si viene attirati, tra le mille cose che lo sguardo registra e automaticamente scarta, da un’immagine conosciuta, come una calamita.

Chiaia di Luna. Termini 09.07.2015

Ma sì, è la nostra Chiaia di Luna! L’immagine è usata dalla Regione Lazio come pubblicità ad Expo 2015: “Questo è un assaggio”, insieme ad altri luoghi della Regione (le grotte di Pastena, Civita di Bagnoregio, Castel di Tora… per quel che ho potuto vedere nei cartelloni di Termini… a quel punto ho fatto il giro di tutta la Stazione).

Chiaia di Luna. Termini 09.07.2015.Part

Fa pensare… questo impiego dell’immagine come icona delle bellezze di Ponza, dal momento che noi sappiamo che è una bellezza ‘sottovetro’ in quanto la spiaggia non è agibile ed è chiusa alla balneazione da tre anni circa.

Pubblicità ingannevole? No di certo, perché Chiaia di Luna è ancora più bella di quanto mostri la foto, specie al tramonto quando il bianco delle rocce riflette i toni rosati del cielo e il mare è di smeraldo.
Ma una bellezza da vedere da lontano e non toccare! …neanche più per fare un bagno al tramonto, il mezzo alla luce!

Chiaia di Luna al tramonto. Copia

Fa pensare… perché solo qualche settimana fa il primo cittadino di Ponza ha postato sulla sua pagina Fb – subito rimbalzata sulla stampa on-line – la foto di una frana che – secondo lui – sarebbe avvenuta il 4 giugno u.s.

Frana Chiaia di Luna. 4 giugno 2015 (?) Copia

Frana ‘fantasma’, perché nessuno a Ponza si è accorto di niente, né ‘dopo’ sulla spiaggia c’erano segni di crollo alcuno (neanche qualche ciottolo!).
Né ci risulta sia stata fatta alcuna segnalazione alla Protezione Civile. Come mai signor Sindaco?
Tanto che qualcuno gli ha chiesto: Photoshop?
E lui, sicuro: Assolutamente no!
Ma non potendo risalire in nessun modo dalla foto alla data, dovremmo fidarci della sua parola (!?).

E’ che con quella foto lui può asserire – malgrado le promesse elettorali – che Chiaia di Luna “soltanto un pazzo irresponsabile la riaprirebbe”, benché l’ipotetica frana riguardi la zona della falesia costituita da arenaria (oltre la metà della mezzaluna) che mai nessun programma di messa in sicurezza ha considerato recuperabile, mentre sulla parte di roccia compatta (dallo sbocco del tunnel romano alla metà della spiaggia circa) sono stati effettuati già tre interventi di ancoraggio e contenzione in rete; dopo di che sono mancate finora le autorizzazioni di agibilità (…e chi se la prende la responsabilità?).

Nel frattempo la Regione Lazio il problema lo ha lasciato all’inerzia del tempo, dopo aver speso fior di miliardi di lire (e milioni di euro) per la messa in sicurezza. Mentre sui lavori precedenti ci risulta esserci un’inchiesta in corso da parte della Guardia di Finanza, il sindaco in carica ci propina improbabili foto di frane…

…E adesso per la pubblicità all’Expo ci mostrano quant’è bella la spiaggia di Chiaia di Luna! Ma proprio vogliono prendere in giro Ponza e tutti noi che la amiamo?

 

Aggiunte l’11 luglio: due foto della Stazione FS di Napoli:

Staz. di Napoli.1

Staz. di Napoli.2

6 Comments

6 Comments

  1. Martina Carannante

    11 Luglio 2015 at 10:22

    Per ogni studente universitario questo è periodo di esami; per me e molti altri ragazzi ponzesi che studiano fuori, le stazioni di Roma e Napoli sono la tappa obbligata per ritornare a casa. Mi era capitato qualche settimanale di vedere su Facebook una foto della stazione di Roma con l’immagine di Chiaia di Luna a far da padrona e il commento: anche da qui Ponza mi chiama a tornare!
    Spesso e volentieri la Regione si è servita di immagini di Ponza per farsi bella! Nei corridoi della metro per promuovere i luoghi più belli della regione, e addirittura al Palalottomatica di Roma una mega immagine del porto di Ponza e al lato la pubblicità della compagnia navale Vetor.
    Cosa normale è l’emozione che pervade ognuno nel vedere una gigantografia di casa sua in un luogo così frequentato! Mercoledì, dopo aver fatto un esame a Roma, di ritorno a casa, arrivo in stazione e sul muro del binario 8 vedo lei: Chiaia di Luna… bella… Bella come non mai! Contenta nel vederla lì, ma prima di tutto presa in giro! Così come sottolinea Sandro nell’articolo, è un altro aspetto di pubblicità ingannevole. Chiaia è chiusa da tre anni! Accessibile solo via mare purché si rimanga al di fuori delle boe che delimitano la rada. Come se non bastasse, proprio giovedì scorso è stato montato un enorme cancello in ferro che sbarra ulteriormente la strada via terra! Continua ad essere una beffa: il biglietto da visita della Regione Lazio, e di Ponza, all’EXPO, è una spiaggia inaccessibile!

  2. Luisa Guarino

    11 Luglio 2015 at 12:06

    Da sempre Chiaia di Luna è stata il biglietto da visita per la provincia di Latina e l’intera regione. Gli opuscoli, prima dell’Ept e in seguito dell’Apt (rispettivamente Ente e Azienda provinciale del turismo) hanno sempre avuto la nostra spiaggia come emblema. Non solo, anche su tante riviste e pubblicazioni, sia in Europa che in Paesi ben più lontani, Ponza è sempre stata in primo piano, con il suo simbolo, la spiaggia che dà al profilo dell’isola quel connotato inconfondibile. Anzi proprio per questo, la nostra isola viene definita, soprattutto da tanti giornalisti che amano le banalità e le frasi fatte, “lunata”. Peccato però che quella spiaggia da alcuni anni quella spiaggia sia chiusa: e la prima a far finta di non saperlo è proprio la Regione Lazio che la usa come specchietto per le allodole ad Expo Milano 2015. “Questo è l’assaggio” si legge sui mega poster: peccato però che poi si resti… a bocca asciutta, Nell’indifferenza e nel colpevole silenzio di tutti. Molti turisti ignari ancora chiedono informazioni sulla strada per arrivare alla spiaggia: gli ‘ultimi’ li ho sentiti con le mie orecchie all’edicola di Ricciolino, lo scorso mese di giugno.

  3. Rosanna Conte

    11 Luglio 2015 at 16:10

    Le impressioni di Martina richiamano quelle provate da me mercoledì mattina nella stazione Centrale di Napoli.
    Erano le 8,15 e mentre mi dirigevo ai binari, mi sono voltata un attimo e… ops! mi era sembrato di vedere Chiaia di Luna. Impossibile! Mi volto di nuovo ed effettivamente era lei!
    Istintivamente ho pensato: Mannaggia ai miei impegni! Potrei stare lì a godermela!
    Ma subito dopo, è subentrata quella pesante delusione che ben conosce chi si vede svanire uno dei sogni più belli sotto gli occhi: inaccessibile da terra e da mare, la spiaggia è inabbordabile. Certo potrei godermi lo spettacolo dalla barca, tenendomi a debita distanza, ma non è la stessa cosa, anzi è tutt’altro!
    Il colpo d’occhio e di animo di chi vi arriva dal tunnel è impagabile, camminare sui piccoli ciottoli che a tratti diventano sabbia sotto il riverbero del sole sull’alta parete è una delle sensazioni che identificano il bagno a Chiaia di luna con l’estate, come le nuotate da terra alla Schiena u ciuccio o alla più vicina Punta u fuoco.
    E, poi, vuoi mettere il bagno veloce? Quello strappato ad impegni improvvisi o assillanti con una mezzora o un’ora di stacco?
    Amareggiata, ho pensato che ormai – e sono anni – me la posso godere solo in immagine e le mie lunghe nuotate, che l’hanno attraversata così spesso, sono ascrivibili al mondo dei sogni.
    Così, mercoledì, nel contesto estraniante della stazione ferroviaria di Napoli mi sono abbandonata a ricordi e sensazioni che appartengono a un altro pianeta.
    Chissà cosa proveranno i turisti attirati a Ponza da questa immagine, quando si renderanno conto di non poter accedere alla spiaggia né per terra né per mare! Probabilmente saranno tra i più feroci detrattori della nostra isola.

    Due foto inviate da Rosanna sono state aggiunte in fondo all’articolo (NdR)

  4. vincenzo

    13 Luglio 2015 at 08:52

    Potremmo dire che Chiaia di Luna è ferma alla stazione in un binario morto!

    Chiaia di Luna era una locomotiva che trainava l’isola; oggi è ferma, irresponsabilmente ferma in un binario dove tutti la possono ammirare ma nessuno la può utilizzare.

    Andrebbe fatta un’interrogazione al presidente della Regione Lazio che sfrutta l’immagine di Chiaia di Luna per l’Expo, per cui la ritiene ancora la Spiaggia Copertina?

    Ma l’interrogazione andrebbe fatta perché per mettere in sicurezza quella spiaggia la Regione Lazio ha speso diversi milioni di euro e qualcuno si dovrebbe sentire responsabile, se non per la chiusura persistente della spiaggia almeno dei soldi dei contribuenti spesi inutilmente.

  5. vincenzo

    15 Luglio 2015 at 21:34

    http://www.temporeale.info/17751/citta/isole-pontine/ponza/ponza-nuovi-crolli-a-chiaia-di-luna-vigorelli-chiede-finanziamenti.html

    Risponde la Redazione.
    Vincenzo, il link che proponi ed il relativo file pdf sono stati già presentati nel secondo articolo su Chiaia di Luna, dal titolo: “Chiaia di Luna: una realtà schizofrenica” del 13 luglio 2015

  6. Teresa Pagano

    18 Luglio 2015 at 00:18

    Anche alla stazione di Milano Porta Garibaldi, in un tabellone su cui scorrono foto di note località italiane ho visto l’immagine della ns. Chiaia di Luna per la pubblicità della Regione Lazio all’Expo

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