





|
|||
Memo sulla ‘Classificazione’. (16)
A pochi giorni dalla fine dell’anno, lo stato dell’arte della Tassonomia Ponziana è il seguente: all’apice c’è la distinzione tra Natus e Nativus, sostanziale e imprescindibile, l’equivalente del Phylum nella sistematica linneiana. La residenzialità (e la furastierità) non sono concetti puramente anagrafici; il Natus può essere Residens in senso anagrafico ma Furastierus in senso culturale; può essere Residens nei giorni feriali e Furastierus nei festivi o viceversa. Per dirimere la spinosa questione e procedere secondo criteri obiettivi e scientifici, sarà affidato un history case al CERN di Ginevra.
Bibliografia (a cura della Redazione) 2 commenti per Memo sulla ‘Classificazione’. (16)Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: |
Alla classificazione, magistralmente riassunta da Rita, sarebbe il caso di aggiungere un nuovo tassello, una nuova specie che si è ormai selezionata da qualche anno e che se ne sta andando per conto suo in maniera contaminante. Secondo i cultori della devianza, si caratterizza per essere pieno di boria, saccenza, arroganza e maleducazione, variamente miscelate tra loro a seconda dell’interlocutore di turno; è comunque sempre un “turpe malcreato”, secondo la già citata classificazione del De Curtis; è quindi, sempre a detta degli studiosi, da considerarsi come una variante a sé stante di “imago penis”.
Molto calzante, a proposito, anche l’antica canzone napoletana di E. A. Mario e A. Melina: “Core furastiero” che termina appunto con i seguenti versi:
“E nun se fa capace ‘stu cucchiere,
si chiagne, o core, nun è furastiero”