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Elucubrazioni di Pasquale (10). I non Residenti. Per gli altri articoli della serie, digita – Elucubrazioni – nel riquadro CERCA NEL SITO, in Frontespizio . Sezione Sesta: I non Residenti Vi sono poi i nativi non Residenti: i Cattivi, quelli che hanno lasciato, soli soletti, i Residenti. Essi emigrarono per vari motivi, anche di lavoro e, dovunque hanno operato, hanno dato lustro all’Isola. Anch’essi si sividono in due sub-categorie: 1) quelli che hanno dove poggiare il capo quando ritornano sull’Isola; Penso che a quelli della prima fascia debba essere riconosciuto il medesimo status dei Residenti: essi versano tutti i tributi, anche molto onerosi perché la loro casa sull’isola è “seconda abitazione”. Quelli della seconda fascia sono considerati spesso “fuggitivi e/o traditori”, status che impedisce ogni contatto con parenti ed amici, persone conosciute vive o defunte; che impedisce di partecipare, sia pur per breve tempo, ad eventi lieti o luttuosi, di riassaporare antichi sapori e gustarne di nuovi oppure, semplicemente, respirare l’aria della terra che ha dato loro i natali. Il costo del biglietto, ancora oggi, infatti, è una mummia in un sarcofago trasparente: fisso ed immutabile nelle quattro stagioni, ha una sclerosi talmente profonda che neppure un luminare del settore riesce ad ammorbidire. E’ una di quelle malattie incurabili o rare che neppure una ricerca approfondita riesce a guarire; anzi per loro non v’è alcun tipo di ricerca. Non esiste, ad esempio, sconto di A/R, non esiste carnet nominativo di viaggi, non esiste bonus, non esiste abbonamento, non esistono agevolazioni tariffarie sostanziose, presenti dappertutto (cfr. compagnie aeree o ferroviarie) in determinati giorni e/o periodi dell’anno. Insomma non esiste NULLA. Sono sicuro, però, che molte, moltissime persone: semplici compaesani, amministratori pubblici e privati, imprenditori, quelli che hanno a cuore la cosa pubblica(che cos’è?) a livello locale, provinciale, regionale, nazionale, si sono prodigati e si prodigano ancora oggi per risolvere questo problema non da poco per alcuni. Sono altresì convinto, purtroppo, che le loro insistenti ed accorate istanze hanno cozzato e cozzano contro i bastioni della città turrita e che, pertanto, scoraggiati e delusi, hanno dovuto battere o battono in ritirata ritornando a casa con un pugno di mosche. Grazie per l’attenzione e, se vi abbiamo annoiati, credete: “non s’è fatto apposta” (A. Manzoni). . [Elucubrazioni di Pasquale. (10). Fine] Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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