





|
|||
Lettera a Teresadi Irma Zecca . Oggi, pronunciare il tuo nome, mi procura un dolore allo stomaco come se ricevessi un pugno. Alle ore 14,00 squilla il mio telefonino, è Antonietta, rispondo: – Ciao, andiamo a mare? – in genere facciamo così nell’intervallo prima di rientrare in ufficio ma dall’altra parte sento solo singhiozzare. Non riesco più a parlare , sapevo benissimo che la tua salute non andava bene ma quante volte sei stata male e sei sempre riuscita a riprenderti..! Non ti telefonavo proprio perché speravo di sentirti dire: – Anche stavolta è passata! Quando passo con la macchina a Sant’ Antonio dò sempre uno sguardo al tuo balcone …e quante volte all’improvviso ti ho visto affacciata; frenavo e ti dicevo: – Era ora! E’ da mò che t’aspetto! – e tu: – Saglie saglie ca faccio ‘u ccafè! – sempre sorridente e gioiosa. Anche quando mi dicesti qualche anno fa: – Sai, a marzo mi sono operata, ma nun te preoccupa’ …ho fatto tutte le cure che mi ha detto il dottore che ora sto bene. Tu avevi subito un’operazione e davi coraggio a me. Quante volte siamo state insieme… Ti ricordi a Londra… quando al cambio della guardia, nella ressa tentavi di parlare inglese con un signore che ti rispose: – Signurì, parlate ‘taliano cà ve capisc’ meglio! – Che risate …e tutti i bagni insieme a Frontone? Era una gioia stare con te. Per non parlare di quando con le amiche siamo venute a Ragusa. Al mattino ci tenevi a portarci al bar per la prima colazione ‘alla siciliana’ con la granita. Quando andammo ad Agrigento, Salvatore ci fece accompagnare per affittare una macchina; al rientro trovammo una nebbia fitta da non credere. Eravate tutti preoccupati, persino il signore della macchina telefonò chiedendo: – Le amiche di sua moglie, tornarono? Quanto mi piaceva sentirti parlare con l’accento siciliano, e quante volte abbiamo rievocato quella gita a Ragusa, quante pasquette insieme, quanti amici, quante giornate gioiose, quanti 15 d’agosto insieme.. Ma stanne certa, non è tutto finito, perché continuerai a vivere nella nostra mente, nei nostri occhi, nel nostro cuore. Teresa e Irma a Londra, nel 1973 Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone |
Commenti recenti