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Tante isole…di Mimma Califano . Ponza… Isola di confino e di confinati… Ma quante isole sono? Tante, quante le persone che si rapportano ad essa. Però una distinzione più razionale si può fare, ed è tra chi considera Ponza la propria casa e come tale ne conosce i mille aspetti e chi con uno sguardo frettoloso ne pesa solo qualche temporanea opportunità economica. Alcuni anni fa al povero Roberto ’i Scarrafone, in una delle tante fughe da Sorriso sul Mare, per tornare a Ponza, qualcuno chiese: Tentare di banalizzare le mille sfaccettature di Ponza in qualche immagine per riviste patinate simile a tanti altri luoghi, vendere al migliore offerente secoli di storia e di vita quotidiana, usare il nome di Ponza per farsi pubblicità… In altre parole, correre dietro al già visto, replicato in tante varianti ma di fatto sempre uguale… è questo il rischio che Ponza dovrà evitare di correre. In un mondo globalizzato come il nostro, l’unica ricchezza è l’autenticità dei luoghi, l’unicità della cultura, anche e soprattutto a fini turistici; il resto è un falò di breve durata che lascia solo cenere. 3 commenti per Tante isole…Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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E poi c’è la tua
di isola,
cara Mimma.
Quella che ti porti dentro
e che metti in mostra
con la fierezza
di chi sa quanto vale
il poco
e al molto predilige il vero.
Crespa e ruvida nel carattere,
bella nelle forme,
è Ponza.
Dice Mimma:
“Però una distinzione più razionale si può fare, ed è tra chi considera Ponza la propria casa e come tale ne conosce i mille aspetti e chi con uno sguardo frettoloso ne pesa solo qualche temporanea opportunità economica.”
Io su questi argomenti ho scritto su Ponzaracconta ben sette articoli che ripetevano l’acronimo R.P.S. (Residenti Protezione Speciale) e infatti l’isola è tutto quello che hai descritto cara Mimma ma se perdiamo gli ultimi eroici residenti che si ostinano, malgrado tutto a viverle d’inverno, perdiamo moltissimo. Io appunto dicevo che è intorno a questo nocciolo duro di residenti che bisognava rifondare la cultura, l’economia, l’isola turistica. Ma nessuno sembra abbia colto i miei suggerimenti.
l’essenziale non si vede con gli occhi… perciò Ponza ha bisogno di quell’essenziale che finora è stato gettato alle ortiche preferendogli il MATERIALE, cioè tutto ciò che si può vedere, comprare e vendere. Finchè la CULTURA, l’essenziale, NON PREVARRA’SUL MERO INTERESSE, NON C’E’ SPERANZA di dare a Ponza ciò che merita.