





|
|||
Pasqua a Maenza …A malapena si vede, Ponzadi Gabriella Nardacci
In occasione della Pasqua andrò a Maenza da mia madre. Ma sono certa che ci sveglieremo una mattina e la primavera sarà davanti a noi con lo spettacolo del risveglio che è sempre una delle cose più belle della vita dopo una notte buia e senza stelle. Immagino Ponza e le sue ginestre e le colate dei fiori viola sui pendii e le trasparenze del mare viste dall’alto e il sole che accende quei cubetti di case colorate… in quella mattina quando il sole bacerà le nostre palpebre e ci sveglierà. I miei monti avranno le violette nascoste nell’erba “…e gli alberelli rosa e rossi e un raggio debole di sole che penetra tra i sassi, e il vespro e la luna bianca e la mia preghiera…” – come avevo provato a scrivere in versi qualche tempo fa. Sarà naturale per me, passare in via Circonvallazione e soffermare il mio sguardo in quell’apertura dove si scorge il mare, proprio in direzione dell’isola di Ponza. Anche da voi Pasqua avrà il suo “focarazzo” e la “pizza di grano” mentre da noi ci sarà a tavola anche la “caciatella” e “gliu foco addafori alla chiesa” e con un Cristo morto che merita l’intercalare del rosario. Gli Auguri più sentiti a tutti. Gabriella Nardacci
Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone |
Commenti recenti