Attualità

L’autocertificazione


di Michele Rispoli

 

Il Sindaco di Ponza scrive e chiede; Il Sindaco di Ventotene risponde. Il Sindaco di Ponza replica: “Che schifo” (leggi qui).

Vergogna, umiliazione o non so quale sentimento è prevalso.
La pubblicità di queste lettere, a mio modo di vedere, non è altro che l’autocertificazione di incapacità amministrativa e inconsistenza politica del Sindaco di Ponza.

Da quando si è insediata l’Amministrazione Vigorelli abbiamo perso il segretario comunale, figura importantissima; due linee di navigazione; si è bloccata l’edilizia; abbiamo realizzato una nuova collina di ingombranti; abbiamo perso lo sportello INPS; lo sportello dell’Agenzia delle Entrate è latitante; abbiamo perso il delegato alla subdelega.
Disoccupazione edile alle stelle, anzi totale, negozi chiusi o con orari ridotti per evitare e diminuire le spese, almeno della luce elettrica, ecc. Conseguenza: non abbiamo certezze per la prossima stagione estiva: orari, linee, spiagge aperte e funzionanti. Il P.A.I..

A me sembra che al Sindaco interessi solo il P.U.A., cioè mettere mano alla sistemazione onerosa degli ormeggi.

È  vero per il passato abbiamo visto di peggio, ma credo che non meritiamo una tale gestione dell’Isola.

Oggi, al 63 % che ha votato no a questa Amministrazione, si aggiunge il 50% di chi l’ha votata, che è schifata, anzi addirittura c’è chi dice che si taglierebbe la mano .

È necessaria una protesta generale, scendiamo in piazza e chiediamo le dimissioni del Sindaco Vigorelli.

Ritenendo che oltre l’80% dei votanti, ormai, è contro l’Amministrazione, potremmo chiedere al Prefetto di sciogliere la Giunta.

Mi piange il cuore assistere giornalmente a tutto il lavoro eseguito dal vice sindaco senza, purtroppo, esito. Lavoro che tornerà utile nella prossima Amministrazione

1 Comment

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  1. silverio vitiello

    3 Febbraio 2013 at 20:43

    STA CRESCENDO LA RABBIA

    Michele Rispoli ha perso la pazienza e ha detto per primo fuori dai denti qualcosa che pensano in tanti:

    Sembra ritornare agli anni della MINIERA CHE DISTRUGGEVA TUTTO.
    Anche allora piano piano tutti i ponzesi si schierarono contro le ruspe della miniera, tutti contro il sindaco Sandolo che difendeva gli interessi della SAMIP.
    Nel 1970 era in gioco il futuro di una parte dell’isola, di Le Forna, un’isola in mano ad una società che decideva il futuro dell’isola e il destino dei fornesi.
    Oggi l’attuale crisi economica dell’isola, sta creando una nuova esigenza che tutti stanno cominciando ad affermare: UNIRSI PER CRESCERE ma bisogna LIBERARSI DAL SINDACO FORESTIERO CHE STA DISTRUGGENDO LA SPERANZA DI CONTINUARE A VIVERE IN QUESTA ISOLA.
    Lo dicono i ponzesi che tornano a casa da Formia sfiniti e arrabbiati a causa di queste linee di collegamenti da terzo mondo.
    Lo dicono tutti i ponzesi che stanno a spasso perché non hanno un lavoro e nelle famiglie la rabbia cresce perché ci sono le spese e non ci sono entrate.
    Quanti ponzesi in questi giorni stanno preparando opposizioni al PUA perché questa amministrazione sta distruggendo quel poco che ci può salvare?
    Quanti ponzesi e soprattutto fornesi sono seriamente preoccupati perché è a rischio l’apertura di Cala Feola, delle Piscine Naturali, di Cala Dell’Acqua, di Cala Fonte, questa estate? Per questo già si stanno raccogliendo le firme.
    Su Ponza racconta molti chiedono di UNIRSI, si chiede a Franco Ferraiuolo e Antonio Balzano di collaborare tra loro per guidare una reazione a questa Amministrazione.
    Sta crescendo la rabbia, sta passando di bocca in bocca una frase: scendiamo in piazza, dimostriamo la nostra rabbia tutti insieme e se non basta raccogliamo le firme e mandiamole al Prefetto contro questa Amministrazione.

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