Lamonica Silverio

Il Dr. Silverio Martinelli

di Silverio Lamonica

 

Oggi  7 novembre, ricorre il 42° anniversario della morte di questo illustre concittadino  che seppe coniugare la sua professione di medico e l’impegno politico e sociale con un cristianesimo autentico, scevro da ogni forma di bigottismo.

Nato a Ponza il 1° gennaio del 1900, Silverio Martinelli frequentò il Collegio dei Padri Gesuiti di Vico Equense. Quindi si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia presso l’Università di Roma. Frequentò gli ambienti cattolici della capitale e conobbe i Monsignori Rampolla e Montini (futuro Papa Paolo VI).

Conseguita la laurea, tornò nella sua isola ove fu nominato medico condotto. Erano gli anni del fascismo. Fu soprattutto il medico degli umili. In quel periodo e fino agli anni ’60 il medico visitava il paziente principalmente a domicilio, dispensando – oltre alle cure – preziosi consigli sull’igiene della casa e della persona. Così fece anche a fine luglio del 1943, quando si recò a Santa Maria per curare l’ex Duce – ivi confinato – affetto da un’ulcera (S. Corvisieri, Zibaldone Ed. Caramanica pag. 216 ).

Nell’immediato dopoguerra il Dr. Martinelli fu tra i fondatori della Sezione della Democrazia Cristiana di Ponza. Erano gli anni della “guerra fredda” e la D.C. aveva scelto la “crociata anti-comunista” come lotta politica. Ma a partire dal 1947 a sbarrargli il cammino, in campo politico e professionale, comparve un giovane medico di Le Forna, il Dr. Francesco Sandolo, il quale fu nominato medico condotto di quella frazione dall’allora sindaco Mattera. Il Dr. Martinelli non gradì e da allora ebbe inizio un’aspra rivalità. Il Dr. Sandolo, nel 1951 con la Lista Civica “L’Aragosta” conquistò il Comune battendo la lista democristiana promossa dal Dr. Martinelli. La D.C. a livello locale e provinciale, conduceva la sua battaglia politica facendo leva su alcune “leggerezze” dei nuovi amministratori, e nel 1955 il ragioniere capo della prefettura, Nereo Castagna, nel corso di un’indagine amministrativa presso il Comune, mise in risalto una serie di irregolarità più o meno gravi, per cui fu sollevata nei confronti del sindaco la questione dell’incompatibilità. Nonostante ciò, il 27 maggio 1956 la lista civica “Aragosta” riconquistò il Comune e, data l’incompatibilità del Dr Sandolo, fu eletto sindaco il Maestro Antonio Scotti che si dimise di lì a poco per divergenze e quindi subentrò il Dr. Luigi D’Atri, farmacista e suocero del Dr Sandolo. A questo punto, all’insaputa del Dr Martinelli, la D.C. a livello provinciale, con l’On. Cervone in testa e con l’appoggio e la “benedizione” della Curia Arcivescovile di Gaeta favorì un vero e proprio ribaltone, il primo della storia politica italiana: il 1 settembre del 1956 nella sacrestia parrocchiale di Ponza ci fu una riunione cui parteciparono i Parroci Mons. Dies, Don Gennaro Sandolo e Don Terenzi del Santuario del Divino Amore, il Dr Sandolo, il Maestro Antonio Scotti e alcuni assessori. Il Dr Sandolo e l’intero “pacchetto di voti” a sua disposizione sarebbero passati “armi e bagagli” alla Democrazia Cristiana e i guai giudiziari si sarebbero “aggiustati”; così assicurò Don Terenzi e così fu(Cf Corvisieri, Op. citata pag. 264). Nonostante questo “brutto rospo” il Dr. Martinelli non lasciò la direzione del partito, continuando la sua militanza a fianco dei vari Andreotti, Fanfani, Cervone… nei quali credeva ciecamente perché “democratici e cristiani!” come talvolta amava sottolineare in polemica col figlio Michele, il quale gli manifestava i suoi dubbi sulla lealtà di certi “amici di partito”. Ma il contrasto con il suo collega e sindaco non venne mai meno, come non cessò di svolgere la sua professione medica fino alla fine. Ne sono testimone, perché proprio a fine estate del 1970 mi recai da lui per motivi di salute. Era a letto gravemente ammalato ma mi ricevette lo stesso. Non riusciva a tenere la testa sul guanciale e rivolto a me diceva: “Perché   mia moglie li gonfia di lana fino all’eccesso… ha la coccia dura, è una Sandolo e forse tu ne sai qualcosa…”

Un uomo tenace, fermamente legato ai  valori cristiani che ispirarono tutta la sua vita e ironico fino alla fine.

1 Comment

1 Comments

  1. michelino

    28 Novembre 2012 at 23:05

    Mia madre Gilda Coppa mi raccontava che nel 1946, anno della mia nascita a Ponza,il mio papà Tommaso,reduce dalla guerra in marina,era senza lavoro e grazie al Dr. Martinelli fece domanda in Polizia dove venne assunto.Io da ragazzo sono stato amico di Sergio Martinelli figlio del Dr. Martinelli.Ricordi bellissimi.

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