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Chiamatemi Ismaeledi Antonio De Luca
Pubblichiamo qui di seguito una poesia di Antonio De Luca dal titolo che esplicitamente cita il famoso incipit di Moby Dick, di Herman Melville (1851). Il testo è stato letto da Francesco Cordella, alla presentazione del libro “L’Isola delle Sirene” di Rita Bosso, evento – come si intuisce dagli scritti riportati sul sito – particolarmente denso di momenti significativi. La Redazione
Chiamatemi Ismaele . Isola di mari sconfinati e deserti vulcano rupe assolata zattera lava, di argille e frantumata pietra con vigne ulivi e qualche uomo, antiche memorie al crepuscolo mediterraneo, tutto è oceano e abisso, isola eruttata vagabonda Tempesta tra correnti marine senza sosta isola inchiostro testamento come il bianco leviatano di fronte mi appari invincibile fuori da ogni mappa e carta la creatura ubiqua tremenda. Si susseguono buriane dal freddo est in questo inverno stiamo primitivi sotto ogni ulivo c’è un uomo verso omerico suoni eroici di guerrieri argonauti per terre disabitate luoghi veri. Straniero alle tue sponde dentro il mio corpo inzuppato di mare avanzo per nascondermi Ulisse irrequieto all’Inferno. Ho in me l’essere nessuno mi serve tempo Isola chiamatemi Ismaele. . Antonio De Luca Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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