Attualità

Lista unitaria con Sindaco a termine

 

di Gennaro Di Fazio

In relazione all’ipotesi di non presentare liste alle prossime Amministrative a Ponza e al plauso per questa eventuale scelta da più parti manifestato, ci sono da fare alcune riflessioni:

–    Come si potrebbe impedire a chicchessia di presentare una lista? E’ legalmente impossibile. Una protesta in tal senso, cioè il non presentarle, in genere funziona quando un popolo è unito, ma le tante liste in gara, la rinuncia di alcuni e l’indifferenza di tanti, non lo dimostrano; pertanto ci sarebbe comunque il rischio che qualcuno presenti  la propria, con la vittoria certa e con tutte le conseguenze connesse alla sua rappresentatività minoritaria, se non di voti ma sicuramente politica.

–    Il persistere del Commissario o di uno nuovo non genererà altro che nuovi divieti e mancanza di iniziative per la comunità.

–    L’assenza di un governo politico ritarderebbe di un ulteriore anno l’organizzazione sociale dell’isola.

A questo punto, sulla base delle sopra citate riflessioni potrebbe essere più saggio tentare di comporre la cosiddetta “lista unitaria”; semmai anche con un impegno a termine, cioè il potenziale Sindaco si impegnerebbe a dimettersi in tempo utile affinché si possa rivotare tra un anno. In questo modo si riprenderebbe la gestione amministrative e politica del Comune di Ponza e contemporaneamente si darebbe tempo alle forze politiche, economiche ed intellettuali dell’isola di organizzarsi.

Gennaro Di Fazio

2 Comments

2 Comments

  1. Biagio Vitiello

    14 Marzo 2012 at 14:06

    Caro Gennaro,
    condivido appieno quello che hai scritto in questo articolo. Tutti sanno che “la lista unitaria” è sempre stata un mia “idea fissa”, e pertanto sarei disposto a dare un concreto apporto alla sua realizzazione. E tu?
    Biagio Vitiello

  2. polina ambrosino

    14 Marzo 2012 at 19:10

    Lista unica = plebiscito. Abbiamo bisogno di un nuovo Napoleone Bonaparte che venne in Italia illudendola di portare uguaglianza, libertà e fraternità e invece si divise il Nord a suo uso e consumo? …Ma poi, quale sindaco, eletto dal popolo, rinuncerebbe, dopo un anno, al suo mandato? Ma scherziamo davvero? il potere, si sa, logora chi non ce l’ha, figuriamoci se chi lo ottiene con un voto plebiscitario poi lo molla per spirito democratico… A meno che non stiate facendo un discorso puramente utopistico, o siete dei sognatori o siete illusi: ma dico, specie a Ponza, può esistere chi molla la poltrona “per il bene dell’isola”?
    La cosa che mi meraviglia di più è che un anno possa danneggiare Ponza ulteriormente… Ma io non posso immaginare, caro Gennaro, che tu pensi che una lista vincente, che sia unica o no, raffazzonata alla bell’e meglio in un paio di mesi, possa invece fare il bene di cui si ha bisogno… Cercare attivamente, con un anno di tempo, di analizzare fatti, persone e atti comunali, non è certo la scelta più comoda o più facile, ma quella che darebbe un esito diverso al futuro amministrativo di Ponza… Invece, come sempre, si vuole tutto e subito per poi piangere, recriminare e dare colpe a destra e a manca a chi si è presentato e ha vinto. Film già visto, finale compreso, scontato e deludente. Con questa forma mentis non cambierà davvero mai niente. Alla fine non ci sarà nè una proroga delle elezioni nè una lista unica, in quanto almeno tre ne usciranno, spremendo qua e là la popolazione: sappiano, gli aspiranti amministratori, che se tra pochi mesi si sentiranno mancare la terra sotto i piedi o affondare nelle sabbie mobili della pubblica amministrazione, nessuno vorrà sentirsi dire che la colpa è di chi c’era prima, perché LORO POTEVANO ORGANIZZARSI MEGLIO, STUDIARSI NEI DETTAGLI LA SITUAZIONE, PRENDERE TEMPO E SEMINARE PER POI RACCOGLIERE QUALCOSA DI POSITIVO.
    Mi sa che per la fine del 2012, se non finisce il mondo, saremo noi a finire dalla padella alla brace.

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