Riceviamo in Redazione e volentieri pubblichiamo
Lunedì 27 febbraio 2012, ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Palazzo Mattei di Giove (Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentata l’opera Il confino fascista. L’arma silenziosa del regime, di Camilla Poesio, Laterza, 2011. Intervengono: Alessandra Gissi, Lutz Klinkhammer, Leonardo Rapone. Coordina: Marco De Nicolò.
L’uso del confino segnò un passaggio importante nell’instaurazione della dittatura fascista e nella progressiva distruzione dello Stato di diritto: con il suo utilizzo vennero meno i diritti degli oppositori politici e fu degradata la loro dignità personale e quella dei loro familiari. Divenuto strumento centrale, sebbene non unico, della repressione politica, il confino risultò un provvedimento molto duro a causa delle difficili condizioni di vita cui furono sottoposti i confinati. Questi si trovavano quasi improvvisamente a essere soggetti senza garanzie poiché, secondo l’ottica fascista, si erano dimostrati cittadini non degni di quello Stato la cui sicurezza e il cui ordine erano stati da loro stessi messi in pericolo e minacciati. Per la sua procedura, più veloce e agile rispetto a quella di un processo penale ordinario, questa misura fu facilmente applicabile: per essere assegnati al confino era sufficiente un mero sospetto di pericolosità. Fondandosi sul giudizio e sull’arbitrarietà, pertanto, il confino poteva colpire tutti i potenziali oppositori, reali o presunti che fossero.
Camilla Poesio è dottore di ricerca in Storia sociale europea dal medioevo all’età contemporanea all’Università di Venezia e alla Freie Universität di Berlino. La sua tesi di dottorato sulla repressione politica nell’Italia fascista e nella Germania nazista ha vinto i premi Nicola Gallerano 2009 e Ettore Gallo 2009. Ha lavorato presso varie università tedesche e collabora con l’Istituto Storico Germanico di Roma. È autrice di Reprimere le idee, abusare del potere. La Milizia e l’instaurazione del regime fascista (Roma 2010) e di altri saggi e articoli sulla repressione politica e giudiziaria nel fascismo, sui rapporti italo-tedeschi, sui temi della memoria pubblica.
Marco De Nicolò insegna Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cassino.
Alessandra Gissi insegna Storia contemporanea all’Università Orientale di Napoli.
Lutz Klinkhammer è responsabile dell’area disciplinare di “Storia del XIX e XX secolo” presso l’Istituto Storico Germanico di Roma.
Leonardo Rapone insegna Storia dell’Europa contemporanea presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere moderne dell’Università della Tuscia.
Per informazioni: Biblioteca di storia moderna e contemporanea, tel. 066828171, e-mail [email protected]
Per precedenti articoli sull’opera in oggetto, su Ponzaracconta: leggi qui e qui