Argiero Carmela

Un ricordo delle Feste

di Carmela Argiero

 

I Natali della mia infanzia non erano certo come i Natali dei bimbi di Ponza. Noi bambine orfane, lo  vivevamo con un po’ di tristezza, non avendo vicino i genitori.

L’unica consolazione era che mia mamma ci mandava un pacco con tanti dolci e noi (mia sorella e io) lo aprivamo insieme ad altre bambine e si divideva: era la regola ed eravamo tutte felici. Poi ricordo la Vigilia e il giorno di Natale che si faceva una lunga tavolata e si mangiava con le suore (era l’unica occasione); si giocava a tombola con le bucce dei mandarini  e poi ci si vestiva per la Messa di mezzanotte.

In chiesa mi piaceva molto guardare il presepe. In particolare la statuetta della lavandaia. Il motivo c’era: l’associavo ad una persona che veniva da noi a fare il bucato (non ricordo il suo nome);  tra di me dicevo: Se gli han fatto la statuetta é una persona importante!

Certo non avevamo giochi né altro, ma eravamo  bambine serene.  Alla ricorrenza della Befana andava meglio, perchè c’era un suora che andava sul terrazzo e dal camino ci chiamava per nome una per una… Ci mandava giù caramelle o carbone a seconda della nostra condotta. Noi raccolte in cucina, con gli occhi spalancati verso il camino… Come eravamo ingenue!

Dedico a tutti gli amici di Ponza questa composizione di fiori fatta da me (con tutte  cose trovate da me al mare, solo con aggiunta di un ramo di pino), con tanti Auguri di Buon Natale e di Felice Anno e tanta pace e serenità

Carmela Argiero

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