Attualità

Le prossime elezioni amministrative a Ponza: cominciamo a proporre

di Gennaro Di Fazio

 

La crisi politico – istituzionale nel nostro paese, a Ponza come a livello del governo centrale, è sotto gli occhi di tutti; pertanto non è il momento di fare polemiche né di essere eccessivamente di parte. Chi può dare un contributo intellettivo lo dia e non solo sotto forma di “idea di massima” ma anche di tipo operativo, visto che i tempi per le prossime elezioni amministrative locali si riducono sempre di più.

Tra la crisi governativa e quella Ponzese, al di là della diversa importanza e dimensione, c’è una differenza sostanziale. Mentre nel caso della crisi italiana, la caduta del governo e la crisi  politica è stata sostituita dall’alta figura del Nostro Presidente Napolitano che grazie al Suo valore morale e al riconoscimento del Suo ruolo a livello italiano e internazionale è riuscito a risolvere il problema, nel caso della crisi amministrativa Ponzese invece, non essendoci  una simile figura politica, si è creato un vuoto che in quanto tale è pericoloso perché potrebbe essere riempito da  personaggi poco raccomandabili.

Alla stato dei fatti il dibattito sull’isola langue, almeno pubblicamente, nel senso che non si sa di incontri né si intravede qualche comitato che aspiri a riorganizzare le fila. Una situazione del genere favorisce chi sta lavorando sotto banco e semmai in maniera poco chiara.

Credo che sia arrivato il tempo di cominciare a sfornare proposte atte ad imprime  un’accelerazione per i programmi e per i nomi.

Questo sito, “Ponza racconta”, potrebbe essere utilizzato come palco, anche se virtuale, da dove cominciare a dialogare per gettare  le basi per una discussione costruttiva.

E siccome ci deve pur essere qualcuno che inizi, ho deciso di farlo io con la premessa, al fine di sgombrare il campo da ogni dubbio, che questa mia iniziativa non è mirata né ad una mia autocandidatura a sindaco né tantomeno ad indicarne qualcuno. Ma più che parlare di sindaco e/o di  uomini da inserire in lista, in questa prima fase vorrei fare una proposta di metodo, al fine di far scattare i meccanismi di partecipazione  collettiva per la risoluzione della scottante “questione Ponza”.

Quindi, così come si scrive una proposta per avere approvazione, inizierò con le premesse tecniche:

–          Constatata la delicata crisi politico-istituzionale che si è verificata a Ponza;  

–          Vista la mancanza sull’isola di riferimenti partitici forti in grado di proporre alleanze e/o liste autonome;

–          Saputo della seria crisi economica in cui versa il bilancio comunale locale;

–          Considerato che alla stato dei fatti, le emergenze esistono su diversi settori della vita isolana

Si propone:

Di individuare i vari settori in crisi,  di riorganizzarli in funzione di una più adeguata collocazione ai tempi attuali e di individuarne le persone più adatte e /o esperte per le loro  soluzioni.

 

Intanto per iniziare, in relazione a quanto oggi è dato sapere, avrei  individuato i settori (o le macro aree) più critici e importanti che meritano di essere  indicati,  poi  appresso menzionati.

In un secondo momento, su Vostre proposte, tali settori  potranno essere modificati o aumentati, intanto, per stimolare ulteriormente il dibattito,  si potrebbe cominciare a proporre anche  le persone ritenute più idonee a tale progetto.

Una volta auto- formatosi Il gruppo di partenza, ognuno dei referenti sceglierebbe poi dei fiduciari da inserire in una ipotetica lista e poi tutti insieme  sceglierebbero il loro coordinatore che dovrebbe infine essere il Sindaco.

Prendendo a prestito la risoluzione della crisi governativa italiana, questa ipotesi potrebbe essere definita come:

una specie di governo tecnico con impostazione al contrario, cioè prima i tecnici e poi il sindaco.

E chiaro che questa è solo un’ipotesi, ma comunque è già qualcosa per partire. Chi ha meglio da proporre proponga, si è aperti quasi a tutto, il quasi è d’obbligo; e comunque cominciamo, il tempo stringe.

Che il confronto inizi !

I settori o macro aree da riorganizzare:

–          Bilancio

–          Collegamenti marittimi e terrestri

–          Portualità e demanio

–          Sanità e servizi sociali

–          Scuola e cultura

–          Servizi (acqua, raccolta e smaltimento R.S.U., etc)

–          Viabilità ed edilizia pubblica e privata

 

In attesa che a breve provengano su questo sito altre proposte e i nomi delle persone che si dovrebbero impegnare nella riorganizzazione dell’apparato amministrativo e delle risoluzione delle criticità di Ponza e dei Ponzesi, sperando soprattutto  nell’onestà intellettuale e nell’azione propositiva e ottimistica di tanti,

un saluto a tutti i partecipanti

Gennaro Di Fazio

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