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Poesia. Di Marsiglia in MarsigliaDi Marsiglia in Marsigliadi Antonio De Luca
Oltre la casa sul mare fu la rotta indiretta l’osservatorio sul centro luoghi di fughe e ritorni gli indicibili dove. Per Marsiglia vado oggi orfano di Flaubert per provvisorie verità, Marsiglia già il tuo nome visse in me sulle scarne pareti di case a mare pareti intrise di calce e silenzi e poi di tutto storie di bastimenti e marinai e aragoste traversate avventure e prostitute vele spezzate e poi un porto sicuro conti da pagare in fumosi caffè amori e amori e poi malinconie. Questa notte ci perdiamo al Panier senza fotografare, niente qui è da fotografare con Letizia mangio ostriche e bevo vino del Bandol mi rifugio qui come Izzo esiliati a perderci negli occhi delle donne in questo mare e nei suoi nomi pelagos hals pontos kolpos thalassa raccontava Omero il gran capo ma anche spazio sale evento visione abbraccio dico io in questi anni dell’infinito viaggiare. Ora orfano nel mio abbandono visionario vago bastimento di memorie e verità nascoste in attesa che dal buio della notte Marsiglia sul mare assoluto emerge nelle aurore così il mio vagare.
Antonio De Luca
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