di Luisa Guarino
A proposito dei garofani di S. Silverio, che avevano quel profumo inconfondibile che oggi non esiste quasi più, perché anche quelli che oggi riempiono la barca del Santo sono coltivati, forse più belli e più grandi, non hanno alcun odore. Ebbene, ogni tanto a Ponza mi capita di ‘incontrare’ un piccolo fiore che conserva ancora quelle caratteristiche. Dove? Di sicuro intanto sulle scale che portano alla Dragonara, dove io abito, nei grandi vasi montati sul muretto che delimita la casa del figlio di Albanino (chiedo scusa ma non conosco o non ricordo i nomi). Durante l’estate sono sempre fioriti e io ogni volta che passo, in salita o in discesa, di giorno o di sera, con il sole o con il buio, non posso trattenermi dall’aspirarne il profumo,
spesso contendendo i fiori ad api e vespe: un bel rischio credete.
Quindi se un giorno d’estate mi vedrete con una pizzicata rossa sul naso, sappiate che ancora una volta non ho saputo resistere al profumo ‘dei garofani di San Silverio’.